Potrebbe esserci la richiesta dei danni. La questione è quella relativa al caso Dazn. Il Giornale ha analizzato la querelle scrivendo: “Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha “squalificato” Dazn vietando le interviste dei suoi tesserati. Il motivo di fondo la sua nota crociata contro il rinnovo dei diritti tv alle pay-tv risparmiando nella circostanza Sky, sicché la spiegazione più autentica della decisione riguarda l’orario scelto da Dazn per trasmettere Napoli-Atalanta di sabato 30 marzo (ore 12.30 degli anticipi resi indispensabili dalle successive semifinali di coppa Italia). Altra interessante chiave di lettura: Calzona, tecnico del Napoli, è impegnato fino al mercoledì 27 marzo con la sua nazionale e può preparare perciò la sfida con Gasp in poche ore al rientro dalla Slovacchia, di qui la richiesta del Napoli – respinta per oggettive esigenze di calendario: c’è la coppa Italia il mercoledì dopo – per spostare a lunedì di Pasquetta Napoli-Atalanta. La violazione del contratto (le interviste sono previste espressamente) con Dazn può comportare il rischio di una causa per danni nei confronti del Napoli, rischio accettato da AdL il quale in privato sostiene che «ogni rivoluzione ha un prezzo da pagare». Fine del riassunto e inizio dell’ennesimo corto circuito che può esporre la Lega di A ad una ennesima figuraccia”.