De Rienzo: “Napoli aiutato dalla fortuna contro la Juve, la Champions è ancora possibile”

A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Jolanda De Rienzo, giornalista e conduttrice di Sportitalia. Di seguito, un estratto dell’intervista:
Con la Juventus il secondo indizio su un Napoli in ripresa. Si attende il terzo – e la conferma – contro il Torino?
“Se dovesse arrivare il terzo, ma anche il quarto o il quinto, visto che il problema del Napoli, in questa stagione, è stata la continuità. La squadra è forte e la classifica non rispecchia il suo valore. È stato un Napoli aiutato anche dalla fortuna, bisogna dirlo. Al di là dell’entusiasmo di battere la Juventus, avversario storico, bisogna dire che i bianconeri abbiano fatto un po’ il Napoli, quello delle ultime uscite. Vlahovic, miglior marcatore del 2024, non è riuscito a metterla dentro. Se il serbo fosse riuscito a fare gol, avremmo raccontato un’altra partita.
Le note positive, però, sono un Kvara ritrovato, un Osimhen che, pur sbagliandolo, ha guadagnato il rigore. Dopo il ritorno dalla Coppa d’Africa, vedo un Lookman con una condizione atletica migliore di quella del nove azzurro. Ci sarà da aspettare che Victor recuperi, dunque, anche se il lavoro di Sinatti è una garanzia. Ciò detto, Calzona è stato molto intelligente. Il tecnico azzurro ha detto di aver riferito ai calciatori di star tranquilli, di fare soltanto quello che sapevano dopo la mole di informazioni assimilata con i cambi in panchina. Vediamo una squadra più serena. Che si concede anche alla giocata”. 
Crede ancora alla Champions?
“Perché non crederci? In questo momento, però, Roma e Bologna hanno una marcia in più, l’Atalanta ha ancora l’Europa League e perderà qualcosa. Milan e Juventus sono troppo avanti, anche se le vedo poco costanti. Le defezioni, in casa bianconera, cominciano a farsi sentire. Senza McKennie e Rabiot si fatica a vedere gioco”. 
Un commento sulla decisione di De Laurentiis di non parlare più con Dazn?
“Se De Laurentiis vuole fare la guerra al calcio a pagamento, sono con lui. Non apprezzo queste logiche del nuovo mercato. Io sono una fruitrice di questo calcio e sono consapevole del suo peso economico. C’è una quantità illimitata di abbonamenti da pagare. O si crea un pacchetto personalizzato, per il quale si decide un budget, altrimenti non è fattibile spendere quasi cento euro al mese. Tuttavia, De Laurentiis è pur sempre colui che vende le amichevoli degli azzurri per dieci euro. È una battaglia, infatti, che andrebbe intrapresa anche in altri contesti. Per questo, mi sembra ci sia una certa incoerenza, una decisione spinta anche da altri motivi”. 
C’è qualche azzurro che non ha rispettato le aspettative?
“Dopo una vittoria così non si può dire che qualcuno abbia giocato al di sotto delle aspettative. Traorè ha avuto un ottimo impatto e dimostra che, se fosse stato un mercato fatto in estate, avrebbe potuto portare ad altri risultati. Si può parlare dell’errore di Juan Jesus, ma non bisogna dimenticare che il brasiliano avrebbe dovuto essere la quarta scelta. Anche su Olivera e Zielinski non possiamo buttare la croce, ma pensare al fatto che la cura della tranquillità, adoperata da Calzona, può aiutare a raggiungere l’obiettivo
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