Osimhen e Vlahovic è la sfida certa di domani, ma è anche l’incertezza del futuro. Legati dal destino, chissà che destino: Osi ha rinnovato a dicembre il suo contratto con il Napoli fino al 2026, con l’inserimento di una clausola rescissoria da 130 milioni di euro valida esclusivamente per l’estero, e De Laurentiis ha spiegato che in estate cambierà maglia. Elencando anche le squadre invitate al gran ballo della punta: Psg, Real, United, Arsenal, Chelsea. Tutti quelli a caccia di bomber. Si vedrà, anche perché lo stesso Aurelio, nel bel mezzo dell’ultimo forum del Financial Times a Londra – la città di Gunners e Blues – ha spiegato che la clausola di Osi è: «Molto alta». Bisognerà soddisfare tutti, insomma, se proprio in estate divorzio dovrà essere: Napoli, giocatore, controparte. Servirà trattare ancora, invece, per il rinnovo di Vlahovic con la Juventus: Dusan ha un ingaggio da 10 milioni a stagione, un contratto fino al 2026 come Osimhen e il prossimo anno il suo stipendio schizzerà a 12 milioni. Un’enormità per quelli che sono i nuovi parametri e le nuove esigenze della Juventus: il ds Giuntoli discute da tempo con il suo entourage la possibilità di un rinnovo (fino al 2028, magari) con ingaggio spalmato, ma la storia non è ovviamente agevole. Se ne parla, se ne parlerà. Con la certezza dell’incertezza.