Jesus è reduce da una stagione molto particolare. Con Spalletti era una riserva e sulla carta sarebbe dovuto rimanere tale anche in questo campionato. Ha 34 anni e un contratto che scade a giugno e che non verrà rinnovato. Ma il flop estivo, l’errore nell’ingaggio di Natan, il fatto che a gennaio non si è messo una pezza prendendo un altro difensore (Dragusin e Perez sono svaniti nel nulla, giusto per fare gli ultimi due nomi di una lista di difensore praticamente interminabile), lo hanno costretto a un ruolo di primo piano.
Juan Jesus è sceso in campo nella maggior parte delle partite della sua squadra in Serie A nel 2023/2024, avendo collezionato 14 presenze in campionato per un totale di 1309 minuti. In pratica, e siamo a febbraio, ha già giocato più della scorsa stagione, quando in tutto ha collezionato 929’ e solo 7 volte è stato titolare. E già pure nel primo anno di Spalletti ha giocato di meno: 1272’.
In pratica, per intenderci, è dalla stagione 17/18, quando era alla Roma, che non giocava con questa continuità. Insomma, in questa nuova dimensione Jesus è stato costretto da un mercato che lo ha spinto a mettersi in prima linea per via dei tanti errori commessi da De Laurentiis: la scelta del brasiliano Natan, che fin da subito si è dimostrato non all’altezza del Napoli e della serie A, e poi l’altra scelta di non correre ai ripari a gennaio, quando il club ha optato per un mercato fatto di attaccante e centrocampisti.
E di nessun difensore. Il prezzo è questo. Con Jesus che diventa la perfetta vittima sacrificale di una tifoseria che proprio non riesce a darsi spiegazioni dell’andamento di questa stagione.
Fonte: Il Mattino