Non c’è crisi che tenga, quando si avvicina la Juventus: perché quella è la Partita. Dunque si viaggia verso il tutto esaurito. Non c’è già più posto nelle due curve superiori, la A la B, mentre si può accedere negli anelli inferiori; sono quasi finite la Tribuna Nisida e pure la Tribuna Posillipo, c’è margine risicato nel settore Distinti. Come buona abitudine di Napoli-Juventus, domenica sera saranno in tanti, da cinquantamila in su, e quindi al fischio d’inizio non ci sarà traccia delle difficoltà della squadra, dei suoi insuccessi più recenti, delle domande che chiunque si pone su questo momento di così non trascurabile malinconia.
LA MAREA. Ma non c’è disaffezione, soprattutto quando a Fuorigrotta arriva la Juventus e pazienza se in mezzo, per distrarsi, c’è un’altra partita, pure questa divenuta un classico sull’esodo di massa: a Reggio Emilia, contro il Sassuolo, non evaporerà l’entusiasmo. Se il passato conta, e in genere un peso ce l’ha, non saranno meno di cinquemila al Mapei a provare ad invertire la tendenza contro il Sassuolo. Funziona così da anni, una marea in trasferta da fare spavento. E poi di slancio verso la Juventus, le Vecchie Signore aiutano a dimenticare i problemi.
Fonte: CdS