Assist man. E’ stato lui che ha offerto la palla ad Osimhen per il vantaggio azzurro. Raspadori, a fine gara, ai microfoni Dazn: “Non è una questione di cattiveria, quella l’abbiamo messa tutti, quella che è mancata è stata la volontà di chiudere la partita, dovevamo chiuderla prima e non lo abbiamo fatto. E’ stata una settimana intensa: nuove idee, difficoltà da affrontare, ma lo si fa lavorando. Ho sempre conosciuto solo la strada del lavoro per raggiungere degli obiettivi e per riparare agli errori. Certo, non è semplice, se i risultati vengono meno è più difficile, ma la nostra testa deve essere concentrata sulla prossima partita. Bisogna migliorare sulla gestione della palla, ma oggi è evidente che nel momento cruciale in cui stavamo facendo meglio non siamo riusciti a fare gol. Noi non siamo calati, la motivazione principale di questo pareggio è non essere riusciti a chiuderla. Se gli avversari alla prima ci puniscono è perchè c’è mancanza di ordine quando non abbiamo la palla, se non riusciamo a essere ordinati senza palla anche quando la riprendiamo non troviamo subito le posizioni giuste. In più, dal punto di vista mentale cercare di essere più continui. Credo ancora alla Champions League pure se + complicato, ma finchè avremo un minimo spiraglio sarò il primo a crederci e sono sicuro che i miei compagni hanno la mia stessa idea, ci crediamo”