“Cambiare tre allenatori non basta, i protagonisti non si accomodano in panchina”

Su Radio CRC, nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma, è intervenuto Leonardo Menichini, ex vice di Mazzone sia al Cagliati che al Napoli e compagno di squadra di Claudio Ranieri al Catanzaro. Di seguito un estratto della sua intervista.
Il Napoli? Effettivamente è un record cambiare tre allenatori in un anno dopo lo scudetto. Ma nel calcio non tutto è spiegabile, è difficile capire perché certe stagioni nascano in un certo modo. Io ritengo il Napoli una squadra forte che è ampiamente sotto classifica. Sicuramente il cambio d’allenatore porta sempre qualcosa di positivo. Nella gestione del quotidiano, cambiando qualcosa negli allenamenti, cambiando dei movimenti. Però i protagonisti sono sempre i calciatori, sono loro che vanno in campo, ci devono mettere del loro. Cuore, entusiasmo, spirito di sacrificio, fare la corsa in più in favore del compagno in difficoltà. Queste cose fanno la squadra e la differenza tra un risultato positivo e una sconfitta.
Cosa può fare Calzona? Quando si subentra, il fatto che c’è un cambio di guida tecnica significa che le cose non vadano bene. Mi è capitato spesso di subentrare ed io cerco di resettare tutto, puntando su gente che ha motivazioni, vuole finire bene e che abbia determinate qualità sia tecniche che morali. Alla base di tutto ci vuole una sana autocritica anche da parte dei giocatori. C’è da tirar fuori il meglio. La piazza ha vinto il campionato, merita di più. Basta che ognuno dei giocatori dia un 5% in più e sommato fa la differenza tra il vincere e perdere le partite.
Molto ha influito il fatto che Osimhen sia andato via per la Coppa d’Africa e qualche infortunio di troppo in squadra. Quando ero nel Napoli, era una squadra nettamente inferiori a questo senza offendere nessuno. Era una squadra che lottava per altri obiettivi. Adesso parliamo di un altro Napoli che ha giocatori importanti e la classifica è ancora scalabile per le posizioni che contano.
I campionati si decidono sempre in Primavera. È chiaro che se alla Primavera ci arrivi con una classifica migliore, è meglio. Credo che il Napoli abbia la possibilità di passare il turno in Champions League, perché questa squadra può andare a Barcellona senza grandi pressioni, sono fiducioso. Ma è chiaro che tutto l’ambiente si aspettava un Napoli migliore dopo un campionato vinto”

Fonte: Radio CRC
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