Napoli e Barcellona hanno pareggiato la gara d’andata degli ottavi di finale di Champions League 1-1, ed a deciderla, come previsto, sono stati i due bomber, Lewandowski e Osimhen, come sottolinea il Corriere dello Sport. “Doveva essere la partita di Osimhen e il campo ha confermato le sensazioni della vigilia. L’hanno decisa i bomber, prima Lewa e poi Osi. Il Napoli è tornato ad aggrapparsi al suo attaccante che anche se poco brillante, ancora reduce dalle fatiche della Coppa d’Africa, ha stretto i denti, ha combattuto su ogni pallone, ha preso calci e messo in conto corse a vuoto, ma alla fine ha esultato togliendosi la maschera. Giù il velo della tristezza al minuto settantacinque, quando Simeone era già pronto a sostituirlo. Succede così nel calcio, capita che qualcuno scarabocchi il destino o semplicemente inciampi in marcatura, come è accaduto a Inigo Martinez che fino a quel momento era stato perfetto assieme ad Araujo. Lui cade, Osi no. Resta in piedi, pianta il corpo, incrocia col destro e fa gol. Poi uscirà comunque, perché aveva dato tutto, e anche dalla panchina da il suo contributo incitando i compagni, seguendo la gara a distanza, come fosse ancora lì con loro. Con Calzona si è abbracciato, Osi ha approvato il cambio, era previsto, e il gol rende meno amara l’uscita di scena. In pochi secondi è cambiata la prospettiva della gara e della sua serata”.
Fonte foto SSCN