Il Napoli ha pareggiato la partita col Barcellona, ieri sera al Maradona, per la gara di andata degli ottavi di finale di Champions League, per 1-1, grazie ad un gol del suo bomber Victor Osimhen. Ma i palloni toccati dal nigeriano sono stati pochi nel complesso, come sottolinea oggi il Corriere dello Sport. “C’è stata una partita nella partita, quella di Osimhen si è nutrita di momenti e tentativi infelici, speranze poi vane, attese per cross che non arrivavano mai, soprattutto nel primo tempo. Il bomber reduce dalla finale persa in Coppa d’Africa – che mancava dal 23 dicembre a Roma in una gara conclusa prima per il rosso e che non segnava dal 16 dicembre al Cagliari – ha toccato appena 12 palloni nel primo tempo, 25 complessivi, spesso sponde imprecise o tocchi sporchi perché i centrali del Barcellona lo hanno seguito ovunque, fino a centrocampo, costringendolo a guardare più Meret che Ter Stegen. Una notte da solo, o quasi, con la squadra lontana, in affanno, oppure in possesso ma comunque col pallone distante dall’area di rigore. Però è bastato un lampo, nel secondo tempo, per illuminare il Maradona, recuperando un po’ di tempo perduto, riaggiornando le statistiche: nove gol stagionali, due in Champions (Braga e Barcellona), ora la gara di ritorno ancora tutta da vivere e il sogno quarti di finale che resiste grazie a Osimhen”.
Fonte Foto SSCN