Moggi: “L’arrivo di Calzona è il preludio al ritorno di Sarri”

A Tele A, nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Luciano Moggi

L’ancora di salvataggio sarà Sarri nella prossima stagione del Napoli. Calzona è stato il vice di Sarri, adesso lo hanno chiamato per preparargli il terreno. Quando una società di calcio nel giro di 3/4 mesi cambia tre allenatori, è meglio poi stendere un velo pietoso e ricominciare. Credo che sia veramente incredibile aver portato il Napoli, una squadra che aveva dimostrato di poter dominare qualitativamente e agonisticamente un campionato con largo margine, in questa situazione. Sono bastati alcuni interventi di persone che con lo sport non hanno nulla a che vedere, e che io comunque ammiro come gente in grado di portare avanti bilanci importanti; ma io ritengo che il calcio sia una cosa seria e da portare avanti come si deve, perchè è difficile coniugare sport ed economia e il Napoli ha fatto di tutto per andare nella direzione opposta.

Perché non è stato preso prima Calzona? E’ stato un gesto di disperazione. Può non essere una via d’uscita buona ma il parafulmine finale può essere Sarri con un clamoroso ritorno a Napoli, altrimenti non avrebbe avuto senso riprendere Calzona. Ricordiamoci che Calzona allena la Slovacchia perchè Hamsik è intervenuto a favore suo.

Nelle condizioni in cui è il Napoli adesso, poteva restare tranquillamente Mazzarri. Hanno previsto il futuro in anticipo e può essere giusto così. Se Calzona arriverà fino a fine stagione? Non ve lo so dire, ma ritengo che il Napoli possa superare determinati ostacoli lottando per l’Europa League, non per la Champions perchè Bologna e Atalanta vanno forte.

Barcellona? In questo momento è terzo in classifica, ha vinto 3-1 a Vigo ma il Celta è terzultimo. Non è da sottovalutare. Ma un allenatore che non conosce una squadra per niente e va in panchina col Barcellona mi sembra una cosa talmente anacronistica che non riesco neanche a commentare. Non so come farà Calzona ad incidere sul piano tattico in meno di due giorni. Soltanto il fatto emotivo può giocare a suo favore”.

Direttore sportivo? Prendo a confronto due squadre, l’Atalanta e il Bologna. Il Bologna ha preso Giovanni Sartori dall’Atalanta, che è stata portata avanti da lui prima che andasse a trasmettere il suo modo di fare ai rossoblù. Guarda caso, sono due squadre che vanno forte in campionato. Nella Lazio, dopo l’addio di Tare, che era l’uomo che guidava il gruppo, la squadra è a metà classifica dopo il secondo posto conquistato. A Napoli sono andati via Spalletti e Giuntoli e guardate adesso dove si trova. Nel calcio la figura principale che può supportare un allenatore è il dirigente, uno che abbia carisma e sappia governare uno spogliatoio importante.

Inutile cambiare allenatori se ti manca una figura che possa guidare il gruppo? Ne sono convinto, tant’è che la Juventus con Giuntoli magari non farà grandi risultati ma è seconda in classifica e da quando c’è lui l’ambiente si è tranquillizzato, cosa che succedeva a Napoli quando Giuntoli era con De Laurentiis”. 

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