Il Cds vota gli azzurri – Tre “BOCCIATISSIMI”, 9 bocciati. Le sufficienze? Solo tre

Mazzarri  5 – È un calcio che sa di niente, 10 minuti di reminiscenze e poi vuoti d’aria dentro vari moduli (?) che testimoniano la chiusura d’un tempo. I numeri sono impietosi e la classifica è l’unica statistica che vale.

 

 

Meret 6,5
Su Retegui-1 (7’ pt) va giù come sa, su Retegui-2 (27’) è meno difficile ma lui c’è. Altro non deve, sul gol non si può intervenire.

Di Lorenzo 5,5
La versione più spenta, anche mentalmente: sta su una corsia che non fa male al Genoa e che avverte le folate di Martin. L’assist è un attimo di lucidità che rimuove lo sconforto.

Rrahmani 6
Almeno ha il senso della posizione ed una personalità per prendersi le responsabilità (poche) che suggerisce la partita. Il Genoa è lontano, però lui sta lì.

Ostigard 5
Va in crisi su Retegui, lo perde su due stacchi in una ventina di minuti, il giallo diventa un peso e anche un pericolo.

Natan (1’ st) 4,5 
Entra e spalanca la voragine nella quale il Genoa si catapulta per andarsene in vantaggio. Errore elementare, di lettura, che orienta la ripresa e la gara. 

Mazzocchi 5,5
Ci prova, con il coraggio e magari pure con un pizzico di esagerazioni. E’ lo stress di prestazione. Poi implode.

Olivera (20’ st) 5,5
Un test, atletico, per avvicinarsi al Barcellona. Ma nel caos collettivo che si percepisce là davanti.

Anguissa 5
Stimola Martinez subito e poi sente il fiato di Frendrup, che gli si attacca addosso. E il gol del danese è una frustata pure sul suo umore.

Lobotka 5,5
È disperato in quel deserto: corre, si inventa angoli di passaggio per arrivare nel buio. Sbaglia, vero, e chiude tardi su Frendrup

Traore 5
Va ad uomo su Badelj ma solo per far avvertire la propria presenza. Dovrebbe essere Zielinski (ops) ma poi gli viene chiesto altro e lui si perde.

Lindstrom (14’ st) 6
Guizzi, lampi, l’orgoglio che tenta di spaccare le linee.

Politano 4,5 
Non una giocata che induca ad incoraggiarlo. È in una giornata che vanno saltate con un dribbling, se solo ci fosse.

Ngonge (14’ st) 6,5
Entra e rimuove la catastrofe della sconfitta non quella di una crisi che rimane.

Simeone 4,5 
Il centravanti di una volta s’è eclissato: non attacca l’area, non sente la posizione, non la trova. Si è intristito. 

Raspadori (30’ st) 5,5
Per provare a palleggiare nello stretto e mica è semplice in quella tonnara.

Kvaratskhelia 6,5

Non ce la faranno, eppure in sei mesi ci hanno provato, ma non riusciranno a sgretolarne il talento: è l’ultima frontiera della speranza di un calcio nuovo.

 

Fonte: CdS

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