Finché la matematica non condanna il Napoli perché non provarci? Dovrebbe essere questo il ragionamento di Walter Mazzarri alla vigilia di Napoli-Genoa quando parla del quarto posto: “Noi ci crediamo. Siamo fiduciosi. Sette punti da Atalanta e Bologna sono tanti, ma dovranno renderci visita nel nostro stadio, che a noi dà forza. I ragazzi devono assumersi le responsabilità, come faccio io: pensiamo sia possibile riuscire a rimettere a posto le cose, altrimenti ne riparleremo“. Ora inizia un ciclo di sfide più abbordabili per gli azzurri, a cui vengono chiesti 9 punti in 3 gare per provare a rimettersi in gioco: Genoa, Cagliari e il recupero con il Sassuolo. Nel mezzo il Barcellona, che non è ancora nei pensieri di Mazzarri e guarda a cosa c’è di positivo in questa sua seconda avventura azzurra: “Penso che la prestazione con il Milan sia stata rilevante, per me è stata un’ottima partita, al di là dell’errore che abbiamo commesso sul gol di Theo Hernandez. Ma abbiamo colpito un palo, creato qualche occasione e siamo stati protagonisti. I ragazzi sono i grado di giocare in vari modi, sanno come comportarsi con la difesa a tre, con due sole punte, come a San Siro, quando liberando Kvara dalle gabbie si sono avute risposte diverse“. Il tecnico toscano ci sta provando a far riprendere il Napoli e va oltre le critiche: “Anche i ragazzi soffrono per questo momento. Ribadisco un concetto che ho già espresso: per noi ogni partita avrà il valore di una finale. Abbiamo attraversato periodi difficili, infortuni, sfortuna: l’unica gara che abbiamo veramente sbagliato è stata quella di Torino. Ora ci attende il Genoa, che ha una rosa importante: è una sfida difficile e delicata. Ma viviamola senza distrazioni. Io al Barcellona non penso. Vogliamo questi tre punti per poi sfruttare il calendario. Ne ho passate di tutti i colori, quindi le critiche mi interessano poco“.
Fonte: Corriere dello Sport