Dopo la sconfitta casalinga contro l’Atalanta, il Genoa è pronto a bussare alla porta dei campioni d’Italia. Domani pomeriggio, i rossoblù saranno ospiti del Napoli di Walter Mazzarri per cercare il riscatto e punti importanti per prestigio e classifica. In vista della sfida del “Maradona” il tecnico Alberto Gilardino ha parlato in conferenza stampa dal centro sportivo “Gianluca Signorini” di Pegli.
Che partita ti aspetti a Napoli?
“Questo entusiasmo che si percepisce è la linfa vitale di questa squadra che noi dobbiamo coltivare nel tempo. Grazie al lavoro svolto, all’attitudine e al sacrificio che mettono in campo i ragazzi, grazie alle testimonianze di passione del nostro popolo. L’altro giorno sono venuti qui al Pio in tantissimi, al di fuori c’è questo entusiasmo e la voglia di seguire la squadra con passione. Noi siamo coscienti e responsabili quando scendiamo in campo. La partita è complicata perché, pur non attraversando un momento eccellente, il Napoli è una squadra con talenti e campioni fuori. Osimhen è appena rientrato, e bisognerà capire se ci sarà o meno, ma hanno giocatori in tutti i reparti dinamici e di inserimento. Ci siamo preparati nel modo migliore in questi giorni. Arrivando da una partita disputata nel modo giusto contro l’Atalanta ma abbiamo perso. Le sconfitte bruciano, insegnano e migliorano. Dobbiamo pensare alla partita affrontandola con determinazione e compattezza difensiva ma anche personalità e coraggio quando abbiamo la palla”.
Come sta Haps? E adesso hai più scelta in avanti per esempio.
“Si è allenato con la squadra. Avere una scelta ampia fa aumentare la concorrenza e una leale e sana competizione alza il livello degli allenamenti”.
Quanto sarà importante portare la partita dalla vostra e magari anche un ambiente, quello del “Maradona” che vede risultati non in linea con le aspettative.
“Dovremo essere bravi a pensare quello che dovremo a fare nella gara e a limitare le loro qualità. E quando avremo il pallone dovremo cercare i giocatori di maggiore qualità ma anche sul recupero e pulire la prima palla sull’uscita. Lì si giocherà molto la partita”.
Quanto è importante giocare in 16, fra titolari e subentrati?
“Importantissimo. Dovrò fare delle scelte però i ragazzi lo sanno. Io faccio le scelte, giuste o sbagliate che siano ma è fondamentale il modo di pensare di ogni giocatore per raggiungere l’obiettivo”.
Fonte: Youtube Genoa CFC