Domani al Maradona il Napoli scenderà in campo contro il Genoa. A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Christian Manfredini, ex calciatore del Genoa. Di seguito, un estratto dell’intervista.
Dall’arrivo di Gilardino sembrano cambiate tante cose in casa Genoa.
“Genova è una piazza calda, appassionata, la ricordo con affetto. Credo stiano facendo un buon lavoro, un buon progetto. Gilardino è un allenatore giovane ma anche il tecnico giusto per programmare. Il prossimo anno si può pensare di fare qualcosa in più. Vedo entusiasmo e, quando c’è, si lavora sempre bene”
Si aspettava la vittoria della Costa d’Avorio in Coppa d’Africa?
“Avendo origini ivoriane, non posso che essere felice. La costa d’Avorio è stata ripescata come terza, ma è riuscita sempre a trovare lo zampino giusto”
Osimhen potrebbe già essere titolare nella gara contro il Genoa? Come inciderebbe una scelta simile sugli equilibri di spogliatoio?
“Nel calcio le gerarchie sono importanti. Tuttavia, ricordo quando giocavo nella Lazio, puntualmente, prima di ogni derby, sembrava che Totti non dovesse giocare a causa di infortuni o risentimenti. Quindi, a rigor di logica avrebbe dovuto giocare chi era più in forma ma, alla fine, Francesco c’era sempre. Naturalmente, dipenderà dalle condizioni del nigeriano e dalla volontà del mister, tuttavia, certi giocatori vanno oltre le gerarchie e le condizioni fisiche. Parliamo di Osimhen, anche se l’aspetto fisico incide sul suo modo di giocare, sarà il calciatore ad avere l’ultima parola”
Chi vede favorito tra Napoli e Genoa?
“Se mi aveste fatto questa domanda lo scorso anno, avrei sicuramente detto il Napoli. Quest’anno, però, è un Napoli molto discontinuo. È una gara aperta, seppur disputata nell’atmosfera calda del Maradona”