Nel corso del suo intervento durante 1 Station Radio, Fabrizio Lucchesi ha svelato alcuni aneddoti sulla sua lunga carriera dirigenziale.
Lei è stato direttore generale di una Roma vincitrice del tricolore. Come si costruisce una squadra da scudetto?
“Ci vogliono competenze, investimenti importanti ed anche un po’ di fortuna. La fortuna è fondamentale, nel calcio come nella vita. Alla Roma avevo un gruppo di lavoro importante, fatto di professionisti importanti come Capello. Avevamo programmato di essere competitivi in tre anni, ma l’opportunità venne colta sin da subito, come nel caso dell’ingaggio di Batistuta. In ogni cosa, però, è importante costruire nel tempo. Anche nel caso del Napoli c’è stata una crescita graduale nel tempo. Il compito più difficile, però, è sempre riconfermarsi, soprattutto nelle piazze che non hanno abitudine al successo”.
Non è importante soltanto spendere, ma anche saperlo fare.
“Avevamo Delvecchio e Montella che non giocavano titolari nella Roma ma lo erano in Nazionale. C’era Totti, ed avemmo la competenza e la fortuna di non sbagliare gli esterni. Era una squadra di qualità e intensità. Soprattutto, era una squadra che non prendeva gol, presupposto importante per la vittoria”.