Il Superclasico dentro Napoli-Genoa. Un pezzo d’Argentina, di storie personali di calcio traslate in novanta minuti che di clasico, cioè di grandi sfide tra grandi rivali, non hanno proprio nulla. Anzi: le due squadre sono state sorelle nel nome di un gemellaggio storico e ora, dopo il tramonto degli antichi rapporti tra tifosi, sono quantomeno cugine. E così a spolverare quel pizzico di competizione in più ci penseranno loro: Giovanni Simeone e Mateo Retegui, pezzi di River Plate e Boca Juniors sparsi per il campo. Due centravanti argentini contro, fioriti ai poli opposti del mondo Baires, così lontani ma così vicini.
LE ORIGINI
Il Cholito guiderà il tridente del Napoli: lui è nato a Buenos Aires, nella capitale, è cresciuto e ha giocato nel River (26 presenze e 2 gol) e la sua prima squadra italiana è stata il Genoa nel 2016-2017 (35 partite, 12 reti). Retegui, invece, è nato San Fernando, nella provincia di Buenos Aires, e pur essendo passato dal vivaio del River, alla fine s’è formato e ha esordito con il Boca. E poi, dopo aver debuttato con gol nell’Italia di Mancini il 3 marzo 2023 proprio al Maradona – sconfitta 2-1 dall’Inghilterra – in estate è arrivato a Genova. I due ragazzi si sono sfidati per modo di dire la prima volta a Marassi, all’andata: Mateo ha giocato e segnato; Simeone non è entrato. Ma domani, beh, la questione sarà molto differente: faccia a faccia dal primo minuto, uno con il Napoli e l’altro con il Genoa. Due centravanti, due veri nueve argentini nel tempio di Diego (nonostante i numeri di maglia siano il 18 e il 19). A proposito: il Pibe, si sa, aveva la pelle e il sangue del Boca e con il River il rapporto non è mai stato cordiale, però mettiamola così: l’amicizia con il Cholo, con papà Diego Pablo, azzera in un amen il peccatuccio originale. Fonte: CdS