C’è stato un termine ricorrente che ha attraversato il Festival di Sanremo conclusosi ieri sera: la fragilità. Fra amori ridotti in cocci, sfoghi anti-bullismo e ferite private rese pubbliche, più di un giovane cantante ha ammesso di trarre ispirazione da problemi personali nei quali, evidentemente, c’è una platea di coetanei che si rispecchia. Fra loro Sangiovanni, vicentino 21enne, all’Ariston con Finiscimi , reduce dalla convincente interpretazione di un giovane lunare nella serie televisiva Vita da Carlo che, però, quando parla del “suo” Milan, ritrova un certo ottimismo.
Capace di presentarsi in conferenza stampa con la nuova maglia del club (e, due anni fa, di piazzare in diretta televisiva una sciarpa rossonera al collo dell’interista Amadeus), nel giorno di Milan-Napoli Sangiovanni fa qualcosa poco di moda tra i tifosi del Diavolo: difende Stefano Pioli. «A me Pioli piace molto, perché è il primo allenatore nella storia recente del Milan in grado di fare giocare bene la squadra. E poi ha vinto uno scudetto…».
Ultimamente non sono mancate le delusioni, però…
«Ma certe sconfitte non mi sembrano attribuibili all’allenatore o all’assetto tattico della squadra, quanto a mancanze dei singoli, ad esempio a livello mentale».
Giochiamo lo stesso al mercato degli allenatori: chi vorrebbe per il dopo-Pioli?
«Mi piacerebbe che a Milano arrivasse Antonio Conte. Oppure Thiago Motta. Il primo perché potrebbe dare una scossa a livello di mentalità; l’attuale tecnico del Bologna, invece, per il suo modo di giocare. Però, insieme a Thiago Motta, vorrei anche Joshua Zirkzee, così facciamo il pacchetto completo…».
Parliamo del Napoli: chi porterebbe a Milanello dalla rosa di Mazzarri?
«Vari giocatori. Non vorrei però rispondere con i soliti nomi, come Osimhen o Kvaratskhelia: penso che ci sarebbe utile un difensore come Di Lorenzo».
Visto che siamo in tema mercato: come costruirebbe il Milan di domani?
«Su due o tre punti forti che sono già nel nostro organico, come Maignan, Theo Hernandez e Leao, per poi puntare sui nostri giovani, che secondo me sono molto forti e, soprattutto, hanno una mentalità molto stimolata a fare bene».
Al momento, in che cosa l’Inter è superiore al Milan?
«Nella rosa, sicuramente più competitiva, più folta, con giocatori d’esperienza che si alternano a giovani forti e con una mentalità e un ingranaggio di gioco che funzionano molto bene».
Quale canzone dedicherebbe al Milan?
«Al Milan dedicherei la mia Lady , perché nel ritornello ripeto “E sarai per sempre, e sarai per sempre la mia lady”. E il Milan sarà, per sempre, la mia squadra».
Si sbilanci: chi è favorito, questa sera, tra Milan e Napoli?
«Penso che il Milan sia favorito e penso anche che vinceremo. Ma non voglio gufare».