A Radio Crc nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Gianluca Cantalamessa, presidente Club Napoli Parlamento: “Ieri abbiamo incontrato il presidente De Laurentiis, lo abbiamo invitato perchè, da malati di Napoli, vogliamo essere da supporto al club Napoli. Lui ha accettato l’invito ed è arrivato con tutta la dirigenza azzurra, è stato un incontro produttivo. Ha parlato di tutti i mali del calcio, dalla difficoltà dei giovani di affermarsi, come fare per riportare le persone allo stadio, l’utilizzo degli steward, abbiamo toccato tanti temi. Il club Napoli parlamento però, è l’insieme di parlamentari che tifano per una squadra e per verificare la fattibilità delle proposte avanzate dal calcio Napoli, ci confronteremo con gli uffici competenti.
De Laurentiis non ha detto che vuole lo stadio gratis, ma che si impegna a fare investimenti dai 10 milioni in su ed è una proposta che va approfondita perchè gli stadi italiani sono quelli tenuti peggio in tutta Europa. Se questi stadi vengono dati alle società, a patto che si impegnino a migliorarli con investimenti da 10 milioni in su, può essere un modo per migliorare.
Lotito e De Laurentiis sono gli unici due presidenti che sono imprenditori proprietari e questo li accomuna. Unire poi i bilanci in ordine e la vittoria dello scudetto è una cosa da pochi e De Laurentiis ci è riuscito.
Sotto l’aspetto sportivo non abbiamo parlato molto, ma faremo un calendario di lavori. Ciò che abbiamo chiesto però è riferito al sociale: essere vicini alle periferie e alle zone difficili della nostra città. Ieri eravamo tante persone fortunate perchè chi fa il parlamentare è fortunato e il presidente e la dirigenza azzurra sono persone fortunate per cui vorremmo dare una mano a chi è meno fortunato di noi.
Mi aspetto l’acquisto di un centrale perchè non si può passare da Kim a Juan Jesus e Natan, per quanto apprezzi l’impegno di questi ragazzi. Mi piace il Napoli con la difesa a 4, ma mi rendo conto che col materiale a disposizione in questo momento giocare a tre potrebbe essere già appropriato”.