Pioli non può permettersi di avere un’infermeria affollata. Servirà un reparto a pienissimo regime: stanno per riprendere gli impegni europei, e per fortuna al centrocampo del Milan manca solo Pobega. Giocare due volte alla settimana ingloba fin d’ora ogni ragionamento, con l’utilizzo di Adli che col tempo è diventato molto più di un’alternativa per Pioli. Come base c’è il 4-2-3-1 (per mettere a fuoco il grande cambiamento: all’andata col Napoli fu 4-3-3 con Musah, Reijnders e Krunic) sul quale è strutturato questo Milan. Aver lasciato partire a gennaio sia Krunic che Romero significava sentirsi sicuri di poter fare le dovute rotazioni senza scompensi. Ora spazio alle risposte del caso, sui due fronti. Un Milan competitivo passa anche dalla batteria di centrocampisti che non deve abbassare l’asticella.
Fonte e grafico CdS