L ’ allarme è rientrato. Ieri Victor Osimhen ha lasciato Abidjan per raggiungere i compagni di squadra a Bouaké, dove oggi andrà in scena Nigeria-Sudafrica, la prima semifinale della Coppa d’Africa (ore 18, diretta su Sportitalia). L’attaccante del Napoli era rimasto nella capitale per curarsi al meglio da un dolore alla fascia addominale insieme ad un membro dello staff medico della sua nazionale. Giocherà? Probabilmente sì. Anche se il ct José Peseiro non si è sbilanciato nella conferenza stampa della vigilia: «Non vi posso dare aggiornamenti, ha un problema di salute. Vedremo…». Osimhen finora ha giocato sempre da titolare tutte e
L’impegno però è stato massimo. Del resto, ha proporzionato un autogol, si è procurato un rigore, ha fornito un assist e si è visto annullare un gol per un fuorigioco millimetrico. Inutile dire che la Nigeria senza Victor non ha la stessa potenza offensiva.
Il commissario tecnico portoghese comunque ci crede e fissa l’obiettivo: «I ragazzi hanno fatto un buon lavoro, siamo in semifinale, abbiamo dimostrato ottimo spirito, organizzazione, impegno, determinazione e sacrificio. Per battere il Sudafrica, una squadra che ha eliminato dalla competizione il Marocco, bisogna dare oltre il 100%. Vogliamo raggiungere la finale».
La Nigeria gioca con il 3-4-3: Lookman dell’Atalanta si sta rivelando l’arma in più sotto porta, però il vero punto di forza è la difesa dato che le Super Aquile hanno subito un solo gol (all’esordio) prima di abbassare la saracinesca. Dall’altra parte il Sudafrica ha scritto una bella favola: la semifinale della Coppa d’Africa mancava da 24 anni. Hugo Broos, un allenatore vecchio stampo, si fida dei suoi, che ai quarti hanno fatto fuori Capo Verde: «Non abbiamo una stella come la Nigeria. È soprattutto il collettivo che fa la differenza. Ognuno fa il suo lavoro. A volte è più importante avere quello che qualche grande giocatore. Alla fine bisogna vincere in undici, quindi preferisco i miei ragazzi…». Nei Bafana Bafana spicca la presenza di otto giocatori dello stesso club, convocati dal Mamelodi Sundowns. «I difensori sono quattro dei Sundowns, si capiscono molto bene, come allenatore non c’è molto da fare. Si risparmia tempo. Per me è un bene, soprattutto perché giocano nella Champions League africana, quindi hanno anche un’esperienza ai massimi livelli», ha aggiunto Broos che però ha perso per infortunio Maseko.
Fonte: CdS