Sarà ‘ l’ultima ‘ conferenza di Mazzarri…..: «La classifica? Non la guardo Dobbiamo evitare la pressione»

Non c’è bisogno di avere un piano preciso: ormai, esiste una sola strada, perché l’altra conduce dritto all’inferno. E se il Napoli vuole (ancora) credere in qualcosa che somigli alla Champions, che offre prestigio e pure tanto danaro, è chiaro che gli sarà vietato sbagliare.

«Diciassette partite e altrettante finali».

Walter Mazzarri ha tredici gare alle spalle, un cammino lastricato di buone intenzioni e di risultati assai discutibili (sei sconfitte, cinque vittorie e due pareggi, eliminazione rovinosa in Coppa Italia, ko in finale di Supercoppa tra le polemiche) e una serie di alibi che però adesso evaporano: il mercato è chiuso, Anguissa è tornato e il Napoli ha una sua forma umana e persino geometrica che ha bisogno d’un calcio, uno solo, ma identitario da esprimere immediatamente con il Verona. «Sul modulo non mi dilungo: lo vedrete in campo contro il Verona. Però i ragazzi hanno imparato a giocare anche a tre e sono preparati a cambiare semmai pure a partita in corso o a cominciarla come decideremo». 

 

CERCASI GOL. Non ci sono scelte, lo dice la classifica, che qualcosa concede e altro toglie: ignorando quella galassia che gli è appartenuta, anzi era solo sua con Spalletti, il Napoli deve orientarsi verso il quarto posto, sperare semmai che per la Champions si apra anche il quinto, e comunque avere una sua personalità che lo rimetta in corsa e gli conferisca l’autorevolezza smarrita soprattutto nell’area avversaria, dove arrivata poco o, come a Roma con la Lazio, praticamente mai. «Dobbiamo essere più arrembanti, anche se abbiamo sempre costruito, al di là della gara col Torino che cancellerei. Ma siamo tornati ad essere una squadra che non va in difficoltà. Ora bisogna iniziare a tirare anche da fuori area, non è necessario riuscire a chiudere il triangolo. Soluzioni ne abbiamo». 

 

Fonte: CdS

CalcioConferenzaMazzarriNapoli
Comments (0)
Add Comment