Il mercato – Le scelte volute e non. DRAGUSIN & COMPANY. Ne parla AdL

La conferenza a sorpresa:

 

DE COUBERTIN. E quindi, in questo Napoli decubertiano, sarà fondamentale partecipare, non certo vincere per andarsene magari in giro anche al Mondiale per club; oppure no, basterà aver pazienza, fiducia in se stesso e anche un pizzico di religiosità per sperare che quando si ripresenterà Osimhen, pregando il suo Dio che sta nell’area di rigore altrui, qualcosa accada. «Io credo che dal 18 febbraio, finalmente al completo, avremo opportunità per dire che ripartiremo in maniera corposa, senza scuse e disagi. Avremo una rosa per competere a qualunque livello». 

DRAGUSIN & COMPANY. È stato un mese di gennaio al solito tormentato, attraversato spostando figure comparse e poi sparite dalla sera alla sera: «Eravamo su Dragusin e il Genoa ha confermato che la mia offerta era superiore a tutte le altre. Ma il difensore ha preferito l’Inghilterra al Napoli e pure al Bayern. Per Perez ho visto Gino Pozzo, ho proposto 18 milioni all inclusive e quando sono comparsi altri oneri, mi sono rotto e non ho concluso più nulla. Aggiungeteci che Mazzarri ha rivalutato Ostigard». È un viaggio tra uomini e cose, idee in frantumi e un coraggio che bisogna pur darselo, rileggendo da un foglio preparato per la circostanza statistiche che stridono con la realtà: «Il signor Lindstrom ha fatto più partite da esterno che da trequartista… Mi sono stancato di sentirmi dire: chi ca…hanno comprato?».

Ma questi sono i numeri imperfetti: e poi ci sono le «visioni» sul calcio-entertainment…«Io sono contrario alle telecamere negli spogliatoi prima delle gare, ma qui è un problema dei miei colleghi della Lega, per rompere i coglioni ai giocatori ma per far vedere cosa? Poi il dopo-partita uno ha certi problemi e perché dovrebbe parlare della partita?». Piccoli cuccioli, tutti a nanna…

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