“Zielinski? Un calciatore in scadenza dev’essere libero di cambiare”

Carlo Jacomuzzi, presidente Aioc ed ex direttore sportivo del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di 1 Football Club su diversi temi, fra cui il mercato appena concluso.

Qual è la squadra che, in Serie A, si è maggiormente rinforzata in questo mercato?
“Difficile da dire. Con tanti stranieri che sono arrivati, chi può dire come si adegueranno, come si abitueranno ai nostri ritmi e alla nostra pressione. Ci sono tanti fattori che incidono sulle prestazioni dei calciatori. Quel che mi fa pensare è che non sono arrivati top. Prendere mezze figure dall’estero… Può darsi che anche in Italia ci siano mezze figure, ecco. I giocatori italiani vanno valorizzati, cresciuti sin dai settori giovanili. Pensiamo al Lecce, che lo scorso anno ha vinto il Campionato Primavera con undici stranieri, di cui nessuno oggi gioca in prima squadra. Anche nell’Inter e nel Milan ci sono pochissimi italiani. Sarebbe opportuno porre dei limiti, delle regole sull’ingaggio degli stranieri. Altrimenti non andiamo avanti. Lo stesso Spalletti non ha alternative sul nove da schierare. Se gli attaccanti italiani non giocano con continuità e non vengono valorizzati, diventa difficile”.

Il Napoli ha deciso di escludere Piotr Zielisnki dalla lista della Champions League. Chi ci perde di più? Non crede sia sbagliato, ancora oggi, impiegare decisioni in contrasto col professionismo?
“L’Inghilterra ci insegna che un giocatore che vuole andare via deve essere libero di farlo. Il mercato è questo, se c’è scadenza il giocatore deve poter andare via, ma il club deve poterlo sfruttare fino in fondo. Non conosciamo le dinamiche nello specifico, ma dall’esterno sembra una ripicca. È contrattualizzato e va usato! Anche la Roma ha preso Huijsen dalla Juventus, con un diritto di riscatto di quaranta milioni. È un ragazzo di diciannove anni esaltato tantissimo, eppure non fa parte della lista europea. È un problema di mentalità, siamo fatti diversamente dagli inglesi…”.

Come valuta l’acquisto di Alcaraz da parte della Juventus?
“L’ho visto giocare quaranta minuti col Southampton. Ha fatto cose buone, indubbiamente, ma gioca in Championship… Non possiamo crearceli noi quei giocatori lì? Nella nostra Serie B non abbiamo nessuno? Sarà da vedere l’assistenza, il supporto che riceverà, quale sarà il percorso di crescita e la continuità di gioco. È un ragazzo che può crescere, ma il diritto di riscatto così elevato mi sembra fuori dal mondo!”.

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