ADL-Zielinski, la rottura era nell’aria: il patron si è sentito tradito! I motivi dell’addio

La rottura era nell’aria e la parola fine al rapporto di lavoro l’aveva messa proprio il presidente Aurelio De Laurentiis a margine dell’assemblea di Lega della scorsa settimana: «È un bravissimo ragazzo e un ottimo giocatore, è stato otto anni qui. Certe storie d’amore vanno al termine da sole.

Se lui volesse restare, noi siamo qui ad abbracciarlo e a tenerlo con noi. Ma se lui vuole partire perché magari ha un procuratore che sente il profumo o la puzza del denaro, evidentemente avrà immaginato di prendere un bel biscotto. Avrà convinto il ragazzo, la moglie e il suocero…».

Insomma, De Laurentiis si è sentito tradito dopo che in estate il polacco aveva rifiutato il trasferimento in Arabia Saudita che gli avrebbe garantito un ricchissimo ingaggio, ma avrebbe anche permesso al Napoli di incassare e reinvestire sul mercato. In estate, quando le parti si sono sedute al tavolo per parlare di rinnovo, non sembrava complicato trovare una quadra. Ma un certo punto qualcosa si è rotto. In maniera irrecuperabile.

Come scrive la Gazzetta dello Sport si è arrivati al punto di non ritorno: «Io gliel’ho detto a Marotta che non si sta comportando bene — ancora De Laurentiis, ironico ma neanche troppo —. E vi dico una cosa: il signor Zielinski qui prende uno stipendio molto più alto di quello che andrebbe a prendere all’Inter…». Un’uscita poco gradita dall’entourage di Zielinski, che comunque a Roma è sceso in campo per dare una mano nell’emergenza, confermando la sua professionalità.

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