Per inclinazione e curriculum, comunque, Cyril punta e salta l’uomo.
Dribbla. Si diverte, si alza discretamente bene di testa e sa fare gol: 6 in campionato, tutti con il Verona, di cui 4 nelle ultime 8 giocate con l’Hellas. Il debutto con il Napoli, invece, è andato in scena quattro giorni fa all’Olimpico con la Lazio: un quarto d’ora nel finale che, a dispetto del tempo a disposizione, lui ha provato a sfruttare seminando un po’ di giocate e soprattutto una serie di sensazioni interessanti. Talmente tanto da indurre Mazzarri ad annunciare che, «se continuerà così, avrà sempre più spazio». Promosso. Anzi, rimandato a domenica senza riserve e con tante aspettative. All’altezza dell’investimento del presidente: lo ha voluto lui e lo ha acquistato facendo spallucce. E ora, ovviamente, non vede l’ora di scoprirne l’impatto.
Tra l’altro, considerando che Traore e Dendoncker sono arrivati in prestito con diritto di riscatto, e che Mazzocchi è costato più o meno un sesto, va da sé che Ngonge non è soltanto un acquisto del mercato di gennaio: è il primo colpo del Napoli del futuro. L’anno che verrà. Fonte: CdS