Non sembra affatto facile. Hanno sempre la valigia pronta, i big, o quelli che diventano tali. E De Laurentiis, ancor più degli altri club italiani, non avendo holding alle spalle, ha notevoli difficoltà a trattenere i “grandi” della sfera. Occorrerebbe un altro ciclo Benitez, ma all’ orizzonte non si intravede nessuno. Lo scrive Mimmo Carratelli su Il Corriere dello Sport. Un estratto del suo pezzo:
“Undici anni fa, perduto Cavani, De Laurentiis ebbe il colpo di genio e di fortuna di assicurarsi Rafael Benitez capace di attirare nel Napoli Albiol, Higuain e Callejon dal Real Madrid, Reina dal Liverpool, Mertens dal Psv Eindhoven, Zapata dall’Estudiantes, Ghoulam dal St. Etienne e, l’anno dopo, Koulibaly dal Genk per una spesa complessiva di 99,4 milioni. Non solo De Laurentiis poté prendere un nuovo centravanti di grande spessore, ma mise su la migliore squadra che avrebbe nutrito il Napoli per anni. Diversa è oggi la situazione con la cessione annunciata di Osimhen. Non si intravvede un nuovo attaccante di uguale forza del nigeriano e non c’è neanche l’ombra di una ricostruzione ad alto livello del Napoli. Manca una seconda operazione-Benitez e De Laurentiis sta per perdere Victor e ’o panaro. Per tutto il calcio italiano è un’epoca a perdere. I migliori se ne vanno all’estero. Solo la Juventus mantiene la sua attrattiva per storia, tradizione, successi. Il Napoli non ha la forza di restare nel giro delle grandi squadre. Una volta era costretto a vendere perché aveva bilanci pesantemente in rosso. Oggi è un club virtuoso, senza debiti e senza perdite, ma non è nelle condizioni di trattenere i giocatori migliori.”