Non solo il Barcellona vuole l’ex Napoli. C’è anche una maxi clausola

E’ l’oggetto del desiderio di Liverpool e Barcellona, uno che potrebbe entrare nel valzer delle panchine: Roberto De Zerbi, anni 44, ha stregato le grandi d’Europa con uno stile unico. «Sappiamo che prima o poi Roberto dovrà accettare un’offerta altrove per il bene della sua carriera, ma nel frattempo ce lo teniamo stretto» ha detto recentemente Paul Barber, il massimo dirigente del Brighton. Con lui al comando, per la prima volta nella sua storia, con il sesto posto finale, i “Gabbiani” hanno ottenuto l’accesso in una competizione europea, disputando quest’anno un’ottima campagna europea, terminando il girone al 1° posto davanti ad Ajak, Olimpique Marsiglia e A.E.K.

Definito da Guardiola uno degli allenatori più influenti degli ultimi 20 anni, manca l’ultimo step di crescita ma il suo unico pensiero è concludere la stagione con il Brighton. A stagione conclusa, De Zerbi potrebbe rivedere la sua posizione con il club londinese che non si opporrebbe. Il tecnico bresciano ha un contratto con scadenza 2026 ed una clausola rescissoria che si aggira sui 10 milioni, variabile secondo alcuni parametri, come i risultati ottenuti.

Per il Liverpool la corsa sarebbe a due, a De Zerbi bisogna affiancare Xabi Alonso che sta ottenendo ottimi risultati con il Bayer Leverkusen. Dalla parte dello spagnolo c’è la conoscenza diretta con l’ambiente dei Reds, avendo giocato per 5 stagioni mentre il tecnico italiano ha l’esperienza della Premier dalla sua. Poi ci sono le caratteristiche richieste dal Liverpool: il carisma, l’aura del predestinato, la capacità di trasformare una squadra normale in una eccezionale, il talento per lavorare coi giovani e valorizzarli, l’adattabilità alle richieste della società, l’esperienza europea.

In casa Barcellona la scelta per il dopo Xavi che potrebbe anche lasciare prima visti i recenti e deludenti risultati, non dovrebbe riguardare Arteta, tecnico dell’Arsenal che si è auto depennato dalla lista. Rimane De Zerbi seppur sprovvisto dal famoso D.N.A. culè, ma le parole di Guardiola valgono più di una semplice investitura. Una curiosità: nella prossima stagione, ricorre il 70° anniversario dell’unico tecnico italiano sulla panchina degli spagnoli: si tratta di Sandro Puppo che portò il Barcellona al secondo posto, lanciando in prima squadra Luisito Suarez.

 

Fonte: Gazzetta dello Sport

 

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