Poi, finisce che devi rispondere, gestire un’emergenza. Ti guardi intorno e non hai nessuno, quasi niente, se non loro, quelli che…devi resuscitare, dice Il Mattino. Si tratta di Zielinski, Ostigard e Demme. La vita, come il calcio, non smette di stupire e così: “Contro la Lazio i tre emarginati del gruppo avranno il compito di guidare alla riscossa il Napoli di Mazzarri, travolto da una emergenza di cui, a memoria, non c’è traccia. Mai come stavolta, il povero Walterone avrebbe mille ragioni per piagnucolare ed elencare il suo proverbiale rosario di alibi e scuse. Tant’è, non servirebbe a nulla: certo, contro l’ex comandante Sarri, il Napoli si presenta travolto da eventi imprevedibili e una moria biblica. E con il tecnico di San Vincenzo che si prepara a una gara con propensione all’umiltà e alla grandi sofferenze. D’altronde, provateci voi a inseguire uno straccio di bellezza, con Raspadori e Politano unici superstiti della grande armata d’attacco che un anno fa travolgeva la serie A e l’Europa. Certo, da stasera «arrivano i nostri» ma considerare Dendoncker, Traoré e Ngonge già dei rinforzi pronti all’uso (e persino all’altezza della situazione) è davvero una esagerazione. In ogni caso, il match di questa sera è di importanza notevole, perché l’Atalanta ha vinto e il mini-torneo che porta in dono il quarto posto e la qualificazione alla Superchampions del prossimo anno, non prevede la sconfitta in uno scontro-diretto.”