“Non è un “orrore tattico di giocare a 3” in difesa, come ha detto qualche tifoso. A 3 giocano Guardiola con il Barca o col City e l’Inter che sta comandando il nostro campionato. Sembra che il bel calcio si possa giocare solo a 4. Secondo me non è così. Magari – ha riferito il giornalista Sky Francesco Modugno a Radio Marte nel corso di Marte Sport Live – ci fosse un metodo, un sistema, un modulo, uno schema, giocherebbero tutti allo stesso modo. Purtroppo, non è così. Quindi il Napoli può giocare bene oppure male sia a 4 che a 3. Questo Napoli ha trovato nuovi equilibri, una solidità differente, è una squadra che si sta ritrovando ed è tornata da Riad migliore rispetto a quando è partita. Adesso, secondo me, hai una struttura sulla quale lavorare e crescere, mettendoci dentro la qualità del gioco o la capacità di andare a far male. Il primo Napoli di Mazzarri ci ha regalato notti meravigliose giocando a 3. Vedo giocare a 3 in difesa Guardiola, De Zerbi. Io ricordo partite epiche di Rambone e Pesaola quando veniva buttato il pallone in tribuna. Di calcio si può gioire e godere in tanti modi. Se paragoniamo il Napoli di Ryhad contro l’Inter al Napoli di Spalletti quello dell’altra sera, per metà, è un’altra squadra. Il calcio, insomma, è oltre i numeri. Non è il calcio balilla; è l’atteggiamento, è l’interpretazione, è il momento. Ora il Napoli aveva una priorità: ritrovare solidità, meccanismi, equilibri. La squadra era una gruviera e concedeva occasioni e prendeva gol continuamente. Nelle ultime due partite, invece: con la Fiorentina ha vinto senza quasi mai rischiare e con l’Inter fino a che ha giocato 11 contro 11 ha limitato i danni ed il gioco di una squadra che in questo momento ha tutto più delle altre, Napoli compreso. Nel calcio bisogna capire il momento”.