Il Napoli, accantonato il discorso Supercoppa, dovrà concentrarsi solo sul campionato, e la prossima sfida, quella con la Lazio, non sarà per nulla semplice, e anche mettere insieme la formazione per contrastarla sarà un’impresa, come scrive oggi il Corriere dello Sport. “Quel che resta di Riyad, tra le ferite dell’anima, è una lista lunga così di infortunati e squalificati e inabili che allunga altre ombre sull’Olimpico: e quando Lazio-Napoli si avvicina, e i retropensieri più inquietanti s’aggrovigliano, mettere su una formazione, per Mazzarri, è più faticoso che comporre il cubo di Rubik. C’è una squadra (o quasi) che osserverà dalla poltrona di casa, imprecando al vento, poi ce n’è un’altra, e bisognerà combinarla a modo, che ci proverà: ma il problema, stavolta, non è il modulo, ovvio. In pratica, si fa prima (o quasi) a contare i presenti degli assenti, che sono nove e rischiano di diventare dieci, perché bisognerà pure intendersi su Zielinski: ma in breve, non ci saranno un portiere (Meret), due difensori (Olivera e Natan); tre centrocampisti (Anguissa, Cajuste e Traore) e tre attaccanti (Kvara, Simeone e Osimhen). E comunque una chiacchierata con il medico, Walter Mazzarri dovrà farsela per capire come stia Mazzocchi, che si è dovuto arrendere ai crampi, e pure come se la passa Mario Rui, che ha dovuto rinunciare alla maglia da titolare perché i 90’ non li avrebbe potuti reggere per colpa delle vesciche. Con i due esterni è una cosa, senza uno ne diventa un’altra”.