Alla fine il trofeo se lo è aggiudicato l’Inter, dopo tante polemiche e un gol arrivato al minuto 91, e dopo una gara che gli azzurri hanno affrontato come non si vedeva da qualche mese. L’Inter ha portato a casa la Supercoppa, ma il Napoli forse non meritava la sconfitta. La Gazzetta dello Sport sottolinea una mancanza che si è sentita più di tutte, quella di Victor Osimhen. “Il suo nuovo Napoli è mancato negli ultimi trenta metri. Perché Politano si è sacrificato come un leone nei raddoppi su Calhanoglu, per oscurare la fonte di gioco nerazzurra. Perché Simeone più che attaccare la profondità correva disperatamente all’indietro, per recuperare palla. In area il Napoli ci è arrivato poco, ma quando lo ha fatto, c’è voluto il solito Sommer formato supereroe a salvare l’Inter e a indirizzare la partita. Già, quel destro a giro di Kvara a inizio ripresa sembrava una parabola perfetta, di quelle che avrebbe potuto riempire le sigle delle prossime edizioni di Supercoppa. E invece resta il rammarico, enorme, per la prodezza di Sommer e il gol che non è arrivato. Il Napoli è spuntato, si sa. Un giocatore come Osimhen non si può regalare agli avversari per più di un mese ma queste sono le regole del gioco e bisogna adattarsi, anche se a malincuore”.