Good morning Riyad.
Così, all’improvviso: «José Mourinho incontrerà Aurelio De Laurentiis».
La Special News è del Times, arriva da Londra: un’anticipazione da ora del tè, però al mattino, mentre Adl è in Arabia Saudita a osservare Mazzarri e i suoi che preparano la finale di Supercoppa con la Fiorentina e Mou, invece, che si prepara a decollare per Barcellona dopo aver salutato Roma e la sua gente, i suoi tifosi. E dopo aver pianto: ma questa è un’altra storia – da raccontare – molt o più romantica delle pagine del mercato. Che comunque strappano copertine, altroché, soprattutto perché quando c’è lui, Mourinho, nulla è mai scontato. Il Times scrive una serie di dettagli: che Mou vuole restare in Italia; che punta a tornare subito in panchina; che conta di avere colloqui con il Napoli la prossima settimana, dopo il rientro in Italia della truppa; che incontrerà il boss dei campioni d’Italia per parlare della prossima stagione. Tra l’altro, stando sempre alle indiscrezioni britanniche, il suo storico agente Jorge Mendes avrebbe contattato De Laurentiis dopo la fine del rapporto con la Roma.
A ROMA
Mentre da Londra raccontavano il calcio e il mercato, ieri a Roma andavano in scena gli ultimi ciak, gli ultimi clic e le lacrime immortali di un amore così grande. Mourinho ha lasciato la città, è partito: è saltato su un aereo e poi è decollato verso la Catalogna, Barcellona. Prima di andare, però, alle porte (scorrevoli) della sua ultima residenza romana – un hotel al Gianicolo, a due passi dal Vaticano e dall’ospedale Bambino Gesù – in tanti sono andati a salutarlo. Niente di organizzato, baci e abbracci in forma privata: José s’è fermato con tutti, ha fatto foto, ha firmato maglie e quadri, striscioni e cappelli, stendardi e bandiere. Si è commosso, soprattutto quando ha visto bambini, piccoli tifosi, accompagnati dai genitori. Fonte: CdS