È un sogno che resterà tale, ma è un grande sogno: il Napoli dell’anno scorso contro l’Inter di quest’anno, soprattutto di questo periodo. Sarebbe un calcio a cinque stelle e trattandosi del calcio italiano diventerebbe qualcosa di inimmaginabile. Spettacolo, gol, giocate, due squadre di una categoria differente da tutte le altre.
Non potrà mai accadere, purtroppo. E il Napoli di oggi si domanda cosa possa inventarsi per arginare lo strapotere dell’Inter nella finale di Supercoppa. Se lo chiede anche con un po’ di timore, diciamo con apprensione: l’Inter che ha spazzato via il Monza (5 gol ma potevano essere di più) e la Lazio (3 gol ma potevano essere tanti di più) fa spavento, fermarla sembra un’impresa impossibile. Però, dopo aver battuto la Fiorentina, a Mazzarri non piace l’idea di fare la stessa fine di Sarri.
Proprio nella semifinale di Supercoppa, l’allenatore di San Vincenzo è definitivamente uscito dai suoi imbarazzi e ha preso la strada che conosce meglio, la difesa a tre. Se il primo Napoli della stagione non era più di Spalletti ma non era ancora di Garcia (e questa incertezza ha trascinato la squadra verso la crisi), da ora si può dire che Mazzarri si stia finalmente appropriando del Napoli. Conosce un altro calcio, doveva uscire dalla traccia di Spalletti per non restarne impantanato fino alla fine della stagione. Così gli accenni di difesa a tre del recente passato si sono trasformati in certezze contro la Fiorentina. Con onestà, Italiano ha ammesso di esserne rimasto stupito, non se l’aspettava e il Napoli ha giocato sul fattore-sorpresa. Ovviamente non capiterà a Inzaghi, che ora è a conoscenza dell’alternativa tattica del Napoli.
Mazzarri non ripeterà l’errore di Sarri, che tiene sempre stretta la sua difesa a quattro. Così stretta che quando l’Inter attaccava sulle fasce (dove domina in campionato) non aveva il tempo per scivolare da una parte all’altra tanto da lasciare a Darmian e Dimarco lo spazio, il tempo e la libertà per attaccare e giocare. Se il Napoli, come ha fatto con la Fiorentina, difenderà con cinque uomini e con due esterni (Mazzocchi e Mario Rui) che sono soprattutto due terzini, controllerà tutta la linea e non lascerà spazio alle ali di Inzaghi. La differenza attuale fra le due squadre, spiegata bene dalla classifica, è resa ancora più ampia dall’assenza di Osimhen e in parte da quella di Anguissa, il pronostico è a favore dell’Inter, ma difficilmente il Napoli prenderà l’imbarcata come è successo al Monza e alla Lazio. Inzaghi ha la coppia di attaccanti più forte della Serie A, fra le migliori d’Europa, però anche in questo caso Mazzarri difenderà in superiorità numerica, non come ha fatto la Lazio, troppo debole per fronteggiare l’Inter ad armi pari. Per il grande colpo a sorpresa il Napoli deve sperare nella serata di Kvaratskhelia, è l’unico giocatore in grado di rosicchiare lo spazio alle spalle dell’avversario, l’unico che può ingannare una difesa fortissima come quella dell’Inter. Non è più il Napoli di Spalletti, ma ora Mazzarri sa che può diventare il suo Napoli.
Proprio nella semifinale di Supercoppa, l’allenatore di San Vincenzo è definitivamente uscito dai suoi imbarazzi e ha preso la strada che conosce meglio, la difesa a tre. Se il primo Napoli della stagione non era più di Spalletti ma non era ancora di Garcia (e questa incertezza ha trascinato la squadra verso la crisi), da ora si può dire che Mazzarri si stia finalmente appropriando del Napoli. Conosce un altro calcio, doveva uscire dalla traccia di Spalletti per non restarne impantanato fino alla fine della stagione. Così gli accenni di difesa a tre del recente passato si sono trasformati in certezze contro la Fiorentina. Con onestà, Italiano ha ammesso di esserne rimasto stupito, non se l’aspettava e il Napoli ha giocato sul fattore-sorpresa. Ovviamente non capiterà a Inzaghi, che ora è a conoscenza dell’alternativa tattica del Napoli.
Mazzarri non ripeterà l’errore di Sarri, che tiene sempre stretta la sua difesa a quattro. Così stretta che quando l’Inter attaccava sulle fasce (dove domina in campionato) non aveva il tempo per scivolare da una parte all’altra tanto da lasciare a Darmian e Dimarco lo spazio, il tempo e la libertà per attaccare e giocare. Se il Napoli, come ha fatto con la Fiorentina, difenderà con cinque uomini e con due esterni (Mazzocchi e Mario Rui) che sono soprattutto due terzini, controllerà tutta la linea e non lascerà spazio alle ali di Inzaghi. La differenza attuale fra le due squadre, spiegata bene dalla classifica, è resa ancora più ampia dall’assenza di Osimhen e in parte da quella di Anguissa, il pronostico è a favore dell’Inter, ma difficilmente il Napoli prenderà l’imbarcata come è successo al Monza e alla Lazio. Inzaghi ha la coppia di attaccanti più forte della Serie A, fra le migliori d’Europa, però anche in questo caso Mazzarri difenderà in superiorità numerica, non come ha fatto la Lazio, troppo debole per fronteggiare l’Inter ad armi pari. Per il grande colpo a sorpresa il Napoli deve sperare nella serata di Kvaratskhelia, è l’unico giocatore in grado di rosicchiare lo spazio alle spalle dell’avversario, l’unico che può ingannare una difesa fortissima come quella dell’Inter. Non è più il Napoli di Spalletti, ma ora Mazzarri sa che può diventare il suo Napoli.
Fonte: CdS