Ha resettato e spezzato il filo: il Napoli visto è di Mazzarri

Ha resettato, Walter Mazzarri e, come lui stesso ha dichiarato, ha scelto la camicia da far indossare a questo Napoli. Piaciuta o meno, la scelta si è rivelata vincente e funzionale. Ora, si aspetta di vedere se sarà a lungo termine. Scrive il Corriere dello Sport: “Visto che l’orientamento ha portato a rivedere la struttura, Mazzarri l’ha fatto ovunque, pure dentro al campo, ha introdotto giocate sue (su palle inattive) e indicazioni personali nella fase di palleggio, e comunque s’è tenuto il campo lungo, assai profondo, per attirare la Fiorentina e poi scioglierla con il contropiede, come nell’1-0, tutto in tre tocchi, da Juan Jesus a Kvara a Juan Jesus per la palla dietro la linea difensiva (Martinez Quarta e Biraghi) privata da Milenkovic in uscita sul georgiano. Intanto, Cajuste è andato sulla verticale di Lobotka, gli serviva un appoggio nel palleggio e un interlocutore per fermare Arthur. Il suo tridente, un po’ largo o anche no, s’è preso poco la scena, ha riempito relativamente il campo, perché la partita è stata consegnata (deliberatamente) alla Fiorentina: però Politano a destra è riuscito a far male, Kvara è stato funzionale all’idea e Simeone, una garanzia, non s’è limitato a fare quel che gli viene meglio (il gol, di astuzia, con padronanza tecnica riconosciuta), poi s’è speso nelle coperture, anche le più disperate, che pure Zerbin ha assicurato, però aggiungendoci (tanto) altro, due gol. Napoli-Fiorentina è una terra di confine, chissà se per una notte.”
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