Anna Copertino, giornalista e scrittrice (autrice di Maradò), ha parlato in esclusiva ai microfoni de Il Napoli Online.
Come nasce l’idea di realizzare Maradò?
“L’idea di questo libro nasce principalmente dalle mie origini. Sono di Fuorigrotta e, sin da bambina, ho frequentato lo stadio insieme a mio padre. Per me e la mia famiglia, composta da sportivi, il Napoli ha sempre significato tanto. Diego è stato anche il simbolo del riscatto da tutte le cattiverie gratuite che ha immeritatamente ricevuto nel corso della sua vita. Per circa un anno ho rintracciato commercianti di zona e chiesto a giornalisti dell’epoca un loro ricordo personale di Maradona affinché fossero raccontate le emozioni vissute durante quegli anni. Anche intervistando molte donne e giovani ragazzi nati dopo la fine della sua esperienza in azzurro, ho scoperto che è ovunque, nel cuore della gente. Questo lavoro è durato un bel po’ ma ne è valsa la pena. Sfogliando le pagine, si trovano numerose foto di Diego e, alla fine, un qr code che rimanda ad un video di testimonianze raccolte fra i tifosi dopo la sua morte”.
Ha ricordi dal vivo del Pibe e/o aneddoti che lo riguardino fuori dal campo?
“Lo incontrai diverse volte al Centro Paradiso: ogni volta che arrivava e si presentava sul campo d’allenamento era una festa. Vederlo allenarsi su quei terreni era pura magia. Amava farlo soprattutto nelle giornate di cattivo tempo, rappresentando così l’immagine dello scugnizzo del fango. In seguito grazie a mio padre, artigiano, ed alla presenza del dottor Acampora (storico medico sociale del Napoli, ndr) e di Claudia Villafane (ex moglie di Maradona, ndr), potei incontrarlo in fabbrica alla presenza di altri impiegati. Tutti lo ammirarono con grande emozione”.
Un parere sul 3-0 alla Fiorentina in Supercoppa.
“Questo risultato mi ha resa felice e mi ha fatto tornare a respirare dopo le ultime travagliate settimane. È stato bello vedere una squadra ritrovata ma al contempo triste notare uno stadio vuoto: evidentemente quella di ieri (giovedì, ndr) non era considerata una gara di cartello ed il pubblico saudita non è sembrato entusiasta al richiamo dei Campioni d’Italia. Nonostante questo, la squadra si è riappropriata del suo spirito e confido che da qui ai prossimi impegni si torni a fare bene”.
Ritiene che la società abbia commesso errori di valutazione dopo la conquista dello Scudetto?
“Sì. A mio giudizio sono stati alterati equilibri perfetti in una squadra certamente forte, ma che perdendo un allenatore come Spalletti al culmine di un grandissimo percorso ha finito per smarrire a sua volta ogni punto di riferimento. E di questo le maggiori responsabilità sono da attribuire al presidente De Laurentiis”.
Alla luce di ciò, in che modo servirà ripartire in futuro?
“Per migliorare serve innanzitutto fare acquisti in grado di rafforzare e rendere competitiva la rosa. La squadra deve tornare a percepire quel forte legame che ha contraddistinto interamente la scorsa annata e che si è spezzato a partire dalla cessione di Kim, un duro colpo anche per lo spogliatoio”.
Chiusura ancora su Maradò. In quali librerie è possibile acquistarlo?
“Il libro può essere acquistato in ogni libreria, ma è possibile anche farlo online su circuiti abilitati o attraverso la casa editrice, Homo Sapiens”.
Intervista a cura di Riccardo Cerino