Il Napoli ha battuto la Fiorentina ieri sera catapultandosi alla finale di Supercoppa contro la vincente di stasera fra Inter e Lazio. Ciò che è apparso chiaro subito a tutti è il ritorno di Mazzarri a sè stesso, mettendo finalmente da parte il Napoli di Spalletti, come scrive il Corriere dello Sport. “Come, quando e perché Walter Mazzarri abbia deciso di guardarsi allo specchio resta un mistero, ma è pure un dettaglio: perché quando è finita, e quel 3-0 irradia la spensieratezza perduta, intorno alla panchina c’è un uomo che ha scelto semplicemente di replicare se stesso. Il Napoli di Spalletti è appartenuto alla Scienza, quasi alla Fantascienza, e prima di avventurarsi in questa personale rivoluzione, Mazzarri si è interrogato, si è messo a nudo, poi ha lasciato che il realismo e il senso pratico provvedessero a scacciare via gli incubi ed ha ricominciato da sé, da una conversione: «I risultati sono figli anche degli episodi. Importante che i ragazzi abbiano svoltato, che non siano più frenati. Sapevo che la Fiorentina gioca bene, ho cercato di capire quale fosse la migliore maniera. Ho avuto le risposte che volevo, il gruppo ha reagito, hanno fatto tutti bene». Ma il tridente resta vivo: «Quando avrò i giocatori adatti mi piacerebbe poter tornare al 4-3-3. Quello non era un bluff, era la mia voglia. Lo facevo anche dodici anni fa, nelle difficoltà, per forzare delle giocate. Un giorno mi piacerebbe poterci riprovare. Ma stavolta non potevo: rispetto all’anno scorso, ce ne mancavano sei o anche sette di titolari o di alternative che hanno avuto molti minuti. Ora però bisogna capire se noi siamo in condizione di esprimerci con il vecchio sistema»”.