Delio Rossi, ex allenatore – tra le altre – della Fiorentina, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di 1 Football Club su diversi temi, fra campionato e Supercoppa Italiana (che si apre questa sera con la prima semifinale fra il Napoli e i viola).
Che gara si aspetta tra Napoli e Fiorentina?
“Sono due squadre che giocano ma che concedono anche tanto. Potrebbero esserci tanti gol nella sfida di questa sera”.
Gli scarsi introiti dai diritti televisivi incidono anche sul mercato delle squadre di club italiane?
“Non è proprio così. È come voler otturare una grossa falla con i tappi di bottiglia. Bisognerebbe vedere come mai i club si sono indebitati così tanto. Non si possono fare spese pazze con determinati introiti. Investire sui giovani? È tutto relativo, i giovani di qualità costano. Si dovrebbero poter crescere questi giovani, ma servono competenze, pazienza e strutture. Nel calcio di oggi, si pretende immediata prontezza e qualità”.
Fiorentina e Bologna possono mantenere fino alla fine un piazzamento per l’Europa?
“Per l’Europa sì, anche se bisogna chiedersi se siano in grado di lottare per l’Europa che conta. Stanno facendo cose importanti. La Fiorentina, tuttavia, è diversa dal Bologna”.
L’Europa conta anche nelle competizioni meno blasonate come Europa League e Conference?
“La Champions è qualcosa che è molto diversa dalle altre. La terza coppa non ti dà diritto a niente, rimane fine a sé stessa. La Conference è stata creata per interessi principalmente economici. Se vinci l’Europa League hai diritto ad entrare in Champions. È il solito discorso, se vai in un ristorante stellato è una cosa, se vai in trattoria un’altra”.
Cosa pensa della scelta dell’Arabia Saudita come sede della Supercoppa? Ci sono state diverse polemiche in merito
“Penso abbiano ragione. È chiaro che i soldi che ti danno loro non li danno da nessuna altra parte. La Supercoppa italiana, però, si sarebbe potuta giocare anche a Milano o a Roma. È un discorso anche etico. L’Arabia Saudita sta cercando di investire nel calcio anche per offrire un’immagine diversa del Paese. Quando ci sono i soldi, però, ci si ottura anche il naso e si ignorano anche questioni importanti come i diritti umani e delle donne. In questo caso, diviene inutile fare crociate sui diritti umani”.
Cosa pensa di un possibile futuro di Vincenzo Italiano al Napoli?
“E’ un allenatore che ha fatto la gavetta, a differenza di altri tecnici, che, anche dopo stagioni deludenti e con poca esperienza, riescono ad ottenere panchine importanti. Per arrivare ad allenare la Fiorentina ha dovuto vincere il campionato di C, vincere quello di B, salvarsi e continuare a fare bene con la Fiorentina. Se c’è meritocrazia non ci vedo nulla di male. Italiano ha delle idee, anche se a volte sembra poter segnare quattro gol ed altre subirne altrettanti. Tuttavia, dipende da quel che è il progetto degli azzurri e da quelli che sono gli obiettivi. È la società che deve sapere dove andare e decidere se Italiano è il tecnico giusto per i partenopei. Si pensa, a volte, che un allenatore valga un altro, ma non è così”.