Basta il minimo sforzo seppur di minimo c’è poco. Le energie profuse per arrivare alla vittoria sono state tante, battere gli ivoriani nella loro casa non è affare da poco. Solo un rigore decide la sfida dello stadio Olympique Alassane Ouattara della capitale Abidjan, davanti a 60000 spettatori entusiasti e folcloristici.
LA VIGILIA – Le ore che precedono la partita sono turbolente in casa Nigeria, con Osimhen al centro di alcune critiche per una rete sciupata contro la Guinea Equatoriale. Per la Costa d’Avorio si vive con il pieno di fiducia, tutta la nazione spinge per la vittoria finale, corroborata dall’ottimo debutto.
LA PARTITA – Il canovaccio della gara è lapalissiano: Costa d’Avorio in possesso palla con la Nigeria che agisce di rimessa. Le occasioni sono poche nell’arco dei 90 minuti, soprattutto per gli Elefanti che provano a gestire la gara, imponendo il loro ritmo e la loro tecnica. Osimhen è ben controllato dai centrali ivoriani che non gli lasciano mai il tempo e lo spazio per sprigionare la sua velocità.
LA SVOLTA – Arriva al 55′ con il calcio di rigore realizzato dall’ex Salernitana, Troost-Ekong, che decide l’incontro e si prende il primato del girone in coabitazione con la Guinea Equatoriale. Ad Osimhen e company manca poco per la qualificazione anche un solo punto, ricordando che si qualificano le prime due di ogni girone, più le quattro migliori terze (sono 6 i gironi, n.d.r.).
COSTA D’AVORIO – NIGERIA 0-1 (0-0)
A cura di Domenico Rusciano