Michele Serena, ex calciatore – tra le altre – di Inter e Fiorentina, ha parlato ai microfoni di 1 Football Club della Supercoppa Italiana, che si aprirà questa sera con la prima semifinale Napoli-Fiorentina.
Che gara prevede per la sfida tra Napoli e Fiorentina?
“Anzitutto vorrei dire che questa formula non mi piace. Non è meritocratica, ci sono squadre che potrebbero vincere la Supercoppa senza aver mai vinto Coppa Italia o scudetto. Fiorentina e Lazio non hanno vinto nulla lo scorso anno. Detto ciò, è una gara tra una squadra che sta facendo un campionato molto positivo ed una, invece, molto negativo. Credo che la bilancia penda a favore dei viola. Il Napoli vittorioso contro la Salernitana non mi è piaciuto particolarmente. È una squadra ancora in convalescenza”.
L’Inter di questa stagione sta replicando i fasti del Napoli dello scorso anno?
“Il Napoli dello scorso anno è riuscito a fare qualcosa di straordinario, sorprendendo tutti e scavando un solco dietro di sé. L’Inter, invece, vede nella Juventus una inseguitrice che garantisce continuità. I bianconeri non mollano un colpo. Anche i nerazzurri stanno facendo qualcosa di positivo, ma è una lotta a due. La squadra di Allegri potrebbe essere facilitata anche dall’assenza dalle coppe. È un fattore che può divenire determinante con la ripresa della Champions. Nelle gare del girone, infatti, si poteva pensare di fare qualche cambio. Nei prossimi mesi, invece, gli scontri diretti in Europa potrebbero essere decisivi”.
Chi, dei campioni del mondo del 2006, sarà il vero allenatore che durerà nel tempo?
“E’ una domanda difficile a cui è complicato dare una risposta certa. De Rossi, ad esempio, non ha avuto una esperienza soddisfacente a Ferrara. La chiamata della Roma, però, era irrinunciabile, così come è stato per Pirlo con la Juventus. Ci sono diversi tecnici che oggi allenano in A o in serie cadetta”.
Kvaratskhelia è l’immagine di un Napoli timido e confuso?
“Kvara non sta replicando quanto fatto la scorsa stagione. È anche vero che, in questo momento, servirebbero quelle due vittorie di fila che possano garantire autostima e consentire di lavorare con uno spirito diverso. È quel che manca agli azzurri. Difatti, credo che questa Supercoppa possa essere quasi un disturbo per la squadra di Mazzarri. È una competizione che giunge in un momento, atletico e psicologico, non ideale”.
Nel Napoli sembra esserci anche un problema di nervosismo, a cosa crede sia dovuto?
“Credo sia un problema principalmente di mancanza di risultati. Le vittorie nascondono tanta polvere… si va sempre d’accordo quando si vince. Quando il successo e le prestazioni faticano ad arrivare, viene meno anche la serenità”.
Vincenzo Italiano può essere pronto ad essere il prossimo allenatore del Napoli?
“Pronto sicuramente sì. Non so cosa bisogna fare in Italia per essere definiti pronti. Italiano ha fatto benissimo in C, in B e adesso si sta mettendo in mostra con la Fiorentina”.