Nel deserto di Riad il Napoli per il riscatto. E’ la seconda volta per Mazzarri, il precedente “terribile”

Durante la lunga sosta dell’inverno del 1981 la Lega organizzò il torneo di Capodanno. Quattro gironi di quattro squadre, poi semifinali e finale giocata nel giugno successivo e vinta dall’Ascoli sulla Juventus. Chissà perché alla Lega non è tornato in mente quel torneo da esportare in Arabia. Quattro squadre per un Supercoppa sono poche, il guadagno è limitato. Poteva creare una Ipercoppa con le semifinaliste della Coppa Italia e le prime quattro del campionato da esportare alla corte degli sceicchi.

 

È il calcio di oggi, il calcio di un tempo che sa di denaro e poco di pallone. Ma si gioca, si gioca sempre. La Supercoppa acchiappasoldi inizia giovedì a Riyad con Fiorentina-Napoli, la prima semifinale. Il giorno dopo Inter-Lazio. Vale comunque un trofeo che per le quattro squadre rappresenta qualcosa di diverso: sarebbe il primo dell’era-Commisso, un riscatto seppur parziale per il Napoli di questa deludente stagione, la conferma di un bel momento per la Lazio, la riprova di una netta supremazia per l’Inter. Alla vigilia cerchiamo di capire come stanno le nostre protagoniste.

 

Mazzarri l’ha persa nel 2013, alla fine del suo primo ciclo napoletano. Finale a Pechino, 4-2 per la Juventus con una scia di furibonde polemiche. Ci riprova adesso, sempre con il Napoli che vuole la Supercoppa partendo dal podio più alto, quello dei campioni d’Italia.

LA CONDIZIONE . Non si può dire che sia al massimo, ha fatto 4 punti nelle ultime 4 partite di campionato a cui va aggiunta l’umiliante eliminazione (4-0 per il Frosinone) agli ottavi della Coppa Italia. Tuttavia, la vittoria conquistata con il cuore e all’ultimo tuffo contro la Salernitana può esercitare sul Napoli un influsso positivo. Sul piano fisico e atletico è una squadra con poche certezze.

IL GIOCO . Stenta. Mazzarri non è ancora riuscito a trasmettere le sue idee a una squadra che non sta ritrovando le energie della scorsa stagione. Troppi giocatori sono lontani dalla forma migliore. In sei delle ultime nove partite ufficiali il Napoli non ha segnato. È un dato che preoccupa.

IL GIOCATORE-TOP . Può essere Kvaratskhelia, l’unico (a parte Rrahmani, autore del gol-vittoria) a brillare nel derby con la Salernitana. Ma la Fiorentina deve stare attenta anche a Politano che in carriera ha già segnato 4 gol ai viola.

IL PROBLEMA . Quello vero, che non riguarda solo la Supercoppa, è l’incredibile differenza con la stagione scorsa. Sono 22 punti in meno, è una cifra imbarazzante. Chissà, questo trofeo, se portato a casa, potrebbe dare al Napoli una spinta anche per il campionato.

 

Fonte: CdS

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