Così, di impatto, c’è un Napoli; e poi, nelle riflessioni, ne viene fuori un altro: le tentazioni esistono, inducono ad inventarsi disperatamente qualche mossa insospettabile (?) ma quando nelle rifinitura emerge quel che resta del talento, riecco i dubbi. La vigilia è un interrogativo dietro l’altro, segnali che si accavallano e si intrecciano, poi si mescolano: e al derby, il Napoli ci arriverà intuendo solo stamani quali saranno state le scelte.
DIETRO. Troppi gol subiti spingerebbero a rivedere il settore ma Ostigard, che pure qualche simpa tia se la sta guadagnando, sta ancora un filino alle spalle di Rrahmani e Juan Jesus, la coppia di riferimento (in assenza di Natan) che andrà incontro pure alla Salernitana.
IN MEZZO. Dipende da Zielinski, ovviamente, che benissimo non sta e che però ha talmente tanta qualità a disposizione da mandare in crisi Mazzarri: c’è un avvicendamento nell’aria, e sarebbe «storico», perché per la prima volta nei suoi otto anni il polacco verebbe messo in discussione tecnicamente. E Gaetano, finalmente per lui, vede uno spiraglio.
LA’ DAVANTI. Raspadori o Simeone? Bah! Magari Simeone o Raspadori? Per dirlo con i gol, ci vogliono centravanti che sentano la porta: in teoria, va bene chiunque. Ma ne deve giocare uno: Simeone è in vantaggio.
Fonte: CdS