Il Napoli sabato pomeriggio affronterà la Salernitana per la ventunesima di campionato di Serie A, e ovviamente per provare ad uscire dal tunnel in cui si trova, dovrà battere i granata a tutti i costi. Gli azzurri sono in ritiro all’Hotel Serapide di Pozzuoli, ed è lì che stanno preparando la gara, ma sarà il campo a decidere l’esito della partita, come sottolinea il Corriere dello Sport. “Il terzo giorno di ritiro è filato via esattamente come gli altri due: allenamenti, due chiacchiere, un po’ di smartphone e Play, le carte, tanti sguardi all’insù. Giusto la distrazione del derby, della Coppa Italia in tv e buonanotte. Meno due alla partita con la Salernitana: è all’aperto, in campo, che si costruirà il destino del Napoli in crisi. È Maradona (lo stadio) e non Serapide (il grand hotel), il totem da pregare per uscire al più presto dal tunnel in cui s’è infilata la squadra. O quel che ne resta tra gli indisponibili (Olivera, Natan e Meret); i convocati in Coppa d’Africa (Anguissa e Osimhen); gli scontenti. Ancora tanti, troppi. E così costruire una giornata che possa in qualche modo raccontare la parvenza di una scossa sull’onda del tutti-insieme-appassionatamente, in ritiro come si feceva negli anni in cui non esistevano social e videoteche virtuali, sembra più che altro una specie di atto dovuto in mancanza di altre soluzioni immediate. Di certo, sabato qualcosa cambierà nella formazione: Simeone, la grande ombra ingiustificata di un Mazzarri in confusione, dovrebbe prendere il posto di Raspadori al centro dell’attacco; e Gaetano, invece, quello di Zielinski a centrocampo”.