Gli azzurri rivedranno le famiglie non prima di 2 settimane, prima in un sol caso!

I calciatori ingoiano amaro, non condividono, non possono: se va come deve andare, a parte sabato notte, torneranno in famiglia solamente il 24 gennaio (a meno che non escano già in semifinale dalla Supercoppa). Mazzarri, invece, ha condiviso, anche perché è un tecnico che piace a De Laurentiis soprattutto per questo: rema nella stessa direzione del patron. Non c’è pericolo di un ammutinamento: i tempi dei complotti sono lontani. La squadra risponde con un infastidito “obbediamo”. Per De Laurentiis la terapia è molto meglio farla qui, nella solare hall di questo hotel a due passi dall’Accademia Aeronautica, il mare di fronte e i cattivi pensieri dietro. Proveranno a spiegare a Rui, Rrhamani e tutti gli altri che non c’è nulla di “punitivo” e che è solo un modo per confrontarsi e trovare una via d’uscita. Se è giusto punire la pochezza di Lindstrom, Natan e Cajuste, altrettanto giusto sarebbe chiudere a tripla mandata chi ha consigliato di comprarli. Mazzarri userà questi giorni per tornare a essere Mazzarri. Lo ha già spiegato: inutile inseguire il 4-3-3 in queste condizioni, se c’è bisogno del catenaccio e del contropiede, è pronto a farlo. Con la difesa a cinque. Zielinski e altri della vecchia guardia rischiano il posto. Il tempo della bellezza è finito.  Fonte: Il Mattino

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