Marino: “Conosco il padre di Samardzic, non sarà un ostacolo alla trattativa”

Marino: "Conosco il padre di Samardzic, non sarà un ostacolo alla trattativa"

L’ex direttore generale di Napoli ed Udinese, Pierpaolo Marino, è intervenuto in diretta durante la trasmissione Radio Goal, in onda su Radio Kiss Kiss Napoli, parlando del momento del Napoli e del possibile approdo in maglia azzurra del centrocampista dell’Udinese Lazar Samardzic.

Ecco le parole di Pierpaolo Marino:

Il problema di queste situazioni, come quella del Napoli, è quello del virus della sconfitta che può insidiarsi nello spogliatoio. Se il morale viene contagiato va a ledere le sicurezze del gruppo e quindi può nascere un problema difficile da risolvere. Bisogna lavorare dal punto di vista psicologico, farli parlare, e innescare delle dinamiche che possano invertire la rotta ma va fatto il prima possibile. Il Napoli non è una squadra da nono posto, e non dipende dall’allenatore per quanto Spalletti possa essere bravo e io lo stimi tanto da volerlo portare al Napoli già quindici anni fa. Serve l’esperienza dei dirigenti per gestire questa situazione che attualmente davvero rischia di degenerare. Sicuramente qualche scontento dal punto di vista contrattuale c’è, e questo alimenta le motivazioni negative di gruppo. Ci sono tanti fattori all’interno di un organico, che possono essere personali o anche professionali, e questo può alimentare tante altre cose da gestire. Samardzic? Il padre l’ho conosciuto e non sarà un problema per il trasferimento al Napoli. Lazar ha grandi qualità e in prospettiva può diventare un calciatore importante, ma bisognerà aiutarlo ad inserirsi in una realtà e soprattutto in una squadra di spessore. I compagni dovranno accoglierlo ed accompagnarlo in questo processo di crescita che lo porterà a scrivere la storia del Napoli, come hanno fatto già altri calciatori prima di lui. Pafundi? Ha un talento cristallino, ma il Napoli non deve concentrarsi su questo tipo di calciatori perché ha bisogno di calciatori pronti, perché Pafundi per me non era pronto già per giocare con l’Udinese all’epoca di quando c’ero io, figuriamoci nel Napoli. Però i genitori sono grandi tifosi del Napoli, mi parlavano sempre di questo quando li incontravo. Però gli azzurri hanno bisogno di calciatori come Samardzic che se inserito in una squadra che ritorna a pedalare allora davvero può fare la differenza“.

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