In diretta a Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport, è intervenuto Paolo De Paola, giornalista:
“Al momento infierire sul Napoli è come sparare sulla croce rossa. Anche De Laurentiis ha ammesso i suoi errori e ora bisogna avere comprensione. Questi bagni di umiltà fanno bene a personaggi come lui, che si credono toccati dall’onnipotenza. ADL si è creduto arrivato nel mondo del calcio e di poter andare avanti con il pilota automatico e ha sbagliato in pieno. Il mondo del calcio dimentica facilmente, quindi bisognava resettare e ripartire. Dimenticare i meriti di dirigenti, allenatori e calciatori è un peccato mortale. Il Napoli ha avuto una caduta troppo repentina dopo il successo totale dello scorso anno… Questo è addebitabile solo al presidente De Laurentiis. Ora si togliesse di mezzo dalle questioni tecniche e tattiche. Mazzarri deve tornare al 352 e credere nuovamente nelle sue idee, non in quelle imposte dall’alto. La politica dei prezzi poi è un fattore: Kvara guadagna 10 volte in meno rispetto ad Osimhen e questo crea malumore nello spogliatoio. Serve un dirigente che riequilibri certe cose nel gruppo e che tenga testa al presidente, come ha sempre fatto Giuntoli. Meluso è una brava persona ed un bravo dirigente, ma serve anche altro ora al Napoli. Richiamo Garcia? Questo Napoli ha bisogno di chiudere la stagione con il massimo della dignità. C’è una Champions che va onorata e il girone di ritorno è ancora tutto da giocare. Supercoppa italiana? Chissà, magari può essere la svolta per gli azzurri: sono partite secche che possono far girare tutto. Restiamo aperti a qualsiasi risultato, anche se i pronostici raccontano altro al momento. Il Napoli ha tempo per riabilitarsi e la Supercoppa è la prima occasione di riscatto per questa squadra. Tutto dipende da quanto ADL delegherà dirigenza e allenatore: deve lasciare il pallino di questa squadra”.