Dalla Spagna ADL telefona a Mazzarri: mezzora di colloquio, poi confronto tra squadra e tecnico negli spogliatoi

Napoli infilzato dal Toro come un torero a Pamplona, nel caos del delirio di San Firmino. Napoli sgretolato. Napoli piombato in una crisi depressiva cominciata con Garcia e poi scoppiata perentoria, traumatica, inarrestabile nelle ultime settimane: la vittoria con l’Atalanta, alla prima del Mazzarri bis, è stata solo una dolce e beffarda illusione nel nome dei vecchi tempi. Lontani due lustri che sembrano un secolo: quella squadra aveva meno talenti ma tanto carattere. Era irriducibile. E quel che resta degli azzurri sbiaditi a Torino, dopo 43 giorni di Walter bis, è l’ennesima giornata paradossale e mesta di una stagione mesta e paradossale: alla fine della quarta sconfitta in campionato con il nuovo allenatore, la sesta in dieci partite con le coppe a fronte di tre vittorie e un pareggio, De Laurentiis chiama dalla Spagna, dove si trova in questo momento, e indice un ritiro immediato. La decisione, però, viene parzialmente modificata e la squadra viene richiamata nello spogliatoio dello stadio Grande Torino per una riunione, forse anche alla luce della lunga trasferta ormai prossima in Arabia Saudita per la Supercoppa: la nuova idea è cominciare un ritiro ma con data di partenza da stabilire tra oggi e domani. Allenamenti a Castel Volturno e serate a Pozzuoli, nel solito hotel, fino al derby con la Salernitana in programma sabato al Maradona. In attesa del mercato. «Ci ritroveremo al centro sportivo e valuteremo cosa fare», dice il ds Meluso, l’unico abilitato a parlare dopo la disfatta di Torino. E a fare chiarezza sulla posizione di Mazzarri: «L’allenatore gode della massima fiducia della società e della squadra. Non c’è alcuna riflessione in merito». Ma una precisazione, beh, quella sì: «Ci scusiamo con la nostra gente. Non si può andare avanti così». Questa è una certezza. Già da un po’.  Fonte: CdS

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