La Supercoppa femminile conquistata dalla Juve, (1-2) sulla Roma

La Juventus Women alza al cielo il trofeo grazie all’autorete di Viens e al gol di Garbino

AAllo Stadio “Giovanni Zini” di Cremona si alza il sipario sulla ventisettesima edizione della Supercoppa Italiana femminile Frecciarossa. A contendersi il primo titolo della stagione sportiva corrente due formazioni che negli ultimi due anni hanno lottato testa a testa in tutte le competizioni nazionali a disposizione.

La Roma che lo scorso anno ha alzato al cielo proprio la Supercoppa e si è cucita sul petto il primo storico scudetto della sua storia si schiera in campo con la miglior formazioni possibile, disposta secondo il dettame tattico del 4-3-3.

Alessandro Spugna affida la difesa dei pali a Ceasar che guiderà il quartetto difensivo composto da Aigbogun, Linari, Minami, Di Guglielmo. In mediana la qualità sarà garantita dalle idee di Greggi e Giugliano mentre il lavoro sporco di recupero palla verrà affidato a Kumagai. In attacco le frecce all’arco giallorosso saranno Haavi sulla destra, Viens sulla sinistra e Giacinti al centro.

Joe Montemurro risponde con il medesimo schema tattico. In porta ci sarà come al solito Peyraud-Magnin davanti alla quale agiranno Lenzini a destra, Sembrant e Cascarino al centro della difesa e capitan Boattin sulla fascia sinistra. A centrocampo la scelta ricade sul tridente formato da Caruso, Grosso e Gunnarsdottir mentre in fase offensiva le esclusioni di prestigio di Girelli e Bonansea lasceranno spazio a Cantore, Beerensteyn e Garbino.

Le bianconere partono subito forte andando vicina al gol per due volte nei primi tre minuti di gara. La prima occasione capita sulla testa del difensore svedese Sembrant che riesce a girare una punizione battura dal vertice destro alto dell’area di rigore, non trovando la porta per diversi centrimenti, con Ceasar però in totale controllo.

Dopo sessanta secondi la Juventus sfrutta al meglio un calcio d’angolo su cui Gunnarsdottir si fa trovare pronta al posto giusto nel momento giusto, la sua deviazione di piatto destro però sfila di poco lontano dal palo più lontano della porta giallorossa.

La pressione offensiva delle ragazze di Montemurro si concretizza al 12′ dopo alcuni minuti di totale equilibrio fra le due compagini. Il calcio d’angolo battuto da Caruso trova il colpo di testa di Gunnarsdottir che si infrange sul palo, la sfera però torna sui piedi della numero 77, lesta a calciare in maniera anche scoordinata trovando la sfortunata deviazione nella sua porta di Viens che vale il vantaggio della Juventus.

La Roma sembra svegliarsi dal torpore dei primi minuti di gioco e inizia ad il ritmo di gioco cercando di trafiggere una Juventus, finora messa in campo perfettamente.

Il gol del pareggio delle giallorosse arriva al 28′ e fa stropicciare gli occhi ai presenti sulle tribune dello “Zini” di Cremona. Kumagai, servita al limite dell’area da Greggi, si sistema il pallone sul piede sinistro e fa partire una traiettoria che si insacca esattamente all’incrocio dei pali alla destra di Peyraud-Magnin che nulla può fare se non raccogliere la palla dalla sua porta.

La sfida si riaccende dopo alcuni minuti di ritmo lento e fase di studio intorno al 35′. All’occasione di Giugliano che fa partire un mancino forte al limite dell’area che si spegne sopra la traversa per questione di millimetri risponde dopo pochissimo Cantore al 37′, sprecando clamorosamente una ghiotta occasione a porta vuota dopo una corta respinta di Ceasar su tiro cross di Garbino dalla fascia sinistra.

A fine primo tempo, nell’ultima azione disponibile, Alessandro Spugna deve fare forzatamente a meno del difensore svizzero Aigbogun, uscita per un infortunio al ginocchio, al suo posto Bartoli.

Nel corso dell’intervallo della partita, il settore distinti dello Stadio “Giovanni Zini” di Cremona è stato intitolato all’indimenticabile Gianluca Vialli, a distanza di un anno e due giorni dalla morte del calciatore.

Il secondo tempo si apre con un’occasione per parte. Prima Viens tenta di superare l’estremo difensore della Juventus dal limite dell’area con un tiro eccessivamente debole e poi è Cantore che da posizione simile ma dall’altre parte del campo calcia di sinistro abbondantemente out dai pali difesi da Ceasar.

A illuminare la scena al 54′ è Garbino che raccoglie sul vertice sinistro dell’area di rigore una respinta della difesa della Roma, stoppa il pallone, prende la mira e con un mancino perfetto e delicatissimo a giro supera Ceasar per la rete che vale il vantaggio bianconero.

La Juventus continua a spingere sull’acceleratore, sfruttando una maggior prestanza fisica sui calci piazzati. Questa volta è Sembrant su angolo battuto da Boattin a trovare il tempo giusto per lo stacco di testa che però fa la barba al palo terminando fuori per poco.

Al 66′ Haavi lascia il terreno di gioco, stremata, al suo posto entra Glionna. Per la Juventus dentro Thomas e Bonansea e fuori Cantore e Garbino.

I minuti finali scorrono con un chiaro leitmotiv. La Roma cerca di sfruttare l’ampiezza del campo e le sue ali, che però non riescono a trovare il guizzo giusto per servire Giacinti al centro dell’area di rigore mentre la Juventus si difende con ordine, limitando al minimo i rischi e cercando di colpire in contropiede le giallorosse a completa trazione offensiva.

Altro cambio per Spugna alla ricerca del gol del pareggio: Serturini entra in campo per Greggi. La contromossa bianconera è quella di buttare nella mischia Girelli per Grosso, al fine di sfruttare la sua fisicità in fase difensiva sui calci da fermo e per tenere la squadra alta nella fase d’attacco.

Le ragazze di Spugna non riescono a sfondare il muro difensivo della Juventus anche se al 92′ vanno vicinissime al pareggio con Giugliano. La centrocampista e capitano della Roma tenta il tutto per tutto con un tiro insidioso d’interno destro che però termina sulla traversa, spegnendo definitivamente i sogni del pareggio.

Dopo sei minuti di recupero, al triplice fischio la Juventus festeggia il primo trofeo di questa stagione, alzando al cielo di Cremona la Supercoppa Italiana femminile.

Le ragazze di Montemurro hanno condotto una partita concentrata e ordinata per tutti i novanta minuti, tenendo costantemente in mano il pallino del gioco impedendo alla Roma di impostare il suo solito gioco fatto di rapide trame palla a terra per liberare il tridente offensivo, grazie a uno strenuo impegno difensivo da parte di tutte le interpreti in campo.

Encomio particolare e record assoluto per Cristiana Girelli che mette in bacheca la sua undicesima Supercoppa Italiana della sua carriera.

La Roma è costretta ad abdicare dopo la vittoria dello scorso anno, giocando una partita leggermente sottotono rispetto agli standard messi in campo solitamente in questa stagione. Una condizione fisica non ottimale di alcune giocatrici chiave per la tattica giallorossa come Haavi e Viens, non hanno permesso alla squadra di Spugna di bissare il trionfo di Parma.

ROMA FEMMINILE – JUVENTUS WOMEN 1-2 (12′ aut. Viens, 28′ Kumagai, 54′ Garbino)

ROMA FEMMINILE (4-3-3): Ceasar; Di Guglielmo, Linari, Minami, Aigbogun; Greggi, Kumagai, Giugliano; Haavi, Giacinti, Viens.
A disposizione: Korpela, Valdezate, Bartoli, Serturini, Ciccotti, Glionna, Latorre, Tomaselli, Feiersinger.
Allenatore: Spugna.

JUVENTUS WOMEN (4-3-3): Peyraud-Magnin; Lenzini, Sembrant, Cascarino, Boattin; Caruso, Grosso, Gunnarsdottir; Cantore, Beerensteyn, Garbino.
A disposizione: Aprile, Cafferata, Girelli, Bonansea, Palis, Bragonzi, Thomas, Bellucci, Salvai.
Allenatore: Montemurro.

 

 

A cura di Federica Iannucci (https://www.lfootball.it)

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