Casoria Due – Perchè iscrivere i propri figli ad una scuola calcio? Aspetti positivi e negativi

Il calcio è uno sport di squadra giocato all’aperto con un pallone su un campo di gioco rettangolare, con due porte. È giocato da due squadre composte da 11 giocatori (è possibile effettuare sostituzioni per infortuni o ragioni tattiche). Dieci di loro possono toccare il pallone solo con i piedi, il corpo e la testa; uno solo, posto a difesa della porta (e perciò detto «portiere»), può toccare il pallone anche con mani e braccia, ma solamente se il pallone si trova nella propria area di rigore. L’obiettivo del gioco è quello di segnare più punti (detti gol o reti) della squadra avversaria, facendo passare il pallone oltre la linea della porta medesima. La durata di una partita è di 90 minuti, divisi in due tempi da 45 ciascuno più un eventuale recupero (a discrezione del Direttore di Gara), essa si svolge sotto il controllo di un arbitro (figura introdotta per la prima volta nel 1891), che ha «tutta l’autorità necessaria per far osservare le Regole del Gioco nell’ambito della gara che è chiamato a dirigere» e le cui decisioni sono inappellabili. L’arbitro è affiancato da due assistenti arbitrali e in alcune partite anche da un quarto ufficiale, che, qualora se ne presenti la necessità, può anche sostituire l’arbitro, da un assistente di riserva, atto a sostituire uno dei due assistenti in caso di necessità. Le regole ufficiali del gioco del calcio (in inglese Laws of the Game, Regole del Gioco) sono 17 e sono pubblicate dalla FIFA e gestite dall›International Football Association Board (IFAB), In aggiunta alle 17 regole, contribuiscono a regolamentare il gioco del calcio: numerose decisioni dell’ente medesimo, norme aggiuntive del regolamento, e altre direttive. Il primo regolamento del calcio venne stilato nel 1848 presso il Trinity College di Cambridge, divenute celebri come “Regole di Cambridge”.

Il calcio è uno sport antichissimo: dalle civiltà dell’Estremo Oriente, dai greci, passando per i romani e arrivando al giorno d’oggi; esso è una passione, sia per chi lo pratica anche a livello amatoriale, sia per chi invece è un tifoso sfegatato e non si perde nemmeno una partita della propria squadra del cuore. Le emozioni che suscita sia in chi lo pratica, sia in chi lo segue da appassionato sono fortissime, il calcio è uno sport unico nel suo genere. Ognuno di noi ha un ricordo legato a un mondiale o a una finale di calcio seguita insieme agli amici e ai parenti, Se si dovesse riassumere in una unica parola il significato di “calcio”, il termine giusto sarebbe “aggregazione”, proprio per tutti i valori che porta con sé.

Quali sono gli aspetti positivi e negativi nell’iscrivere i propri figli alla scuola calcio? Aspetti positivi:

• aiuta a favorire la socializzazione e lo spirito di gruppo.

• migliora l’apprendimento scolastico; è stato dimostrato come gli esercizi che vengono svolti nel calcio aiutano il potenziamento delle funzioni esecutive, esse sono l’insieme di processi mentali che vengono messi in atto quando ci troviamo di fronte a situazioni nuove o insolite. Nell’età della terza infanzia (6-10 anni) il bambino sviluppa le proprie capacità cognitive, inizia a sperimentare i ruoli nella società, e acquisisce regole, mentre a livello fisico sviluppa la forza muscolare, l’agilità e la struttura ossea.

• Fa bene alla salute, prevenendo problemi di sovrappeso

• Educa al rispetto delle regole.

• È divertente, quando giocano a calcio i bambini si divertono. Il gioco di squadra stimola il loro interesse, li aiuta a sentirsi parte di un gruppo e li sprona a dare il meglio di sé. Aspetti negativi:

• Si tratta di uno sport asimmetrico: porta il bambino a sviluppare gli arti inferiori ma non allena la parte alta del corpo, i bambini invece dovrebbero sviluppare in modo armonico tutto il corpo. Bisogna affiancare degli esercizi per la parte superiore del corpo per garantire al ragazzino un allenamento completo. • Probabilmente si farà male; il rischio di farsi male è elevato rispetto ad altri sport. Caviglia gonfia, graffi, escoriazioni, ginocchio dolorante…può cadere sul campo o scontrarsi in malo modo con l’avversario. Un fattore che incide in modo determinante è la scelta della scuola calcio, scegliere una scuola calcio ideale e sana dal punto di vista umano è essenzialmente quella dell’educazione al Fair play. Valori come l’altruismo, l’accoglienza e il gioco di squadra, infatti, sono cardini fondamentali per il giusto approccio al mondo dello sport, e della vita in generale. Essa basa le proprie fondamenta su un comportamento neutro mai spinto verso l’esaltazione della competitività, e non condannare oltre misura le sconfitte, permettendo di esprimere liberamente le proprie capacità individuali.

I consigli per scegliere la giusta accademia sono:

• gestione della panchina; sarebbe meglio diffidare da quelle scuole calcio che iniziano da subito a suddividere i giovani calciatori in titolari o riserve • il comportamento dei genitori

• la massima collaborazione del rapporto che intercorre tra dirigenza, staff tecnico e genitori

• Il supporto psicologico, quest’ultimo spesso sottovalutato; è bene saper affidarsi ad un società calcistica con il giusto sostegno alla salute mentale, verificando che tra lo staff tecnico della squadra in questione sia presente uno psicologo infantile.

 

A cura di Raffaele Fumo  (Casoria Due)

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