In attesa delle ufficialità di rito, la Nazionale tornerà negli Stati Uniti a distanza di quasi 19 anni (Italia-Ecuador 1-1, nel giugno 2005 al Giants Stadium di New York) in occasione della sosta di fine marzo, per iniziare a preparare al meglio l’Europeo di Germania e, secondariamente, testare il clima statunitense in proiezione Mondiale 2026.
Come riporta La Gazzetta dello Sport, il programma della tournée che vedrà protagonisti i ragazzi di Spalletti è delineato: il 20 amichevole a Miami contro il Perù, il 24 spazio al test contro l’Ecuador a Philadelphia. Due avversarie di discreto livello, come richiesto dal ct. Gli azzurri si raduneranno nella sera del 17 marzo – ancora da stabilire se a Coverciano o a Roma e Milano, in base a questioni logistiche – dopo le gare di campionato della decima di ritorno. Il charter decollerà per gli Usa probabilmente il giorno dopo, con rientro in Italia subito dopo la seconda gara: la finestra consentirebbe al c.t. di avere i giocatori fino al 27, ma la volontà è di non creare disagi ai club con un’assenza dall’Italia più lunga.
Le due successive amichevoli in preparazione all’Europeo avranno luogo tra la fine di maggio e l’inizio di giugno: l’Italia partirà per la Germania intorno al 7 e lo preparerà e vivrà – ora è sicuro – a Iserlohn. La città, di circa 90.000 abitanti, è in posizione strategica considerando le distanze relativamente brevi da Dortmund (30 chilometri) e Gelsenkirchen (65 chilometri), dove l’Italia giocherà le prime due gare, il 15 contro l’Albania e il 20 contro la Spagna. La terza gara contro la Croazia, a Lipsia (400 chilometri), richiederà comunque un trasferimento più lungo. Dopo un’accurata selezione fra le sedi proposte dall’Uefa, Iserlohn è stata preferita a Kaiserau e il ritiro azzurro sarà all’Hotel VierJahreszeiten.