Samardzic? Schwoch non è convinto: “Giocare a Napoli è diverso che a Udine”

Le parole dell'ex attaccante del Napoli
A 1 Football Club, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Stefan Schwoch, cronista Dazn ed ex calciatore, tra le altre, di Napoli e Torino: “Il Napoli, da quando è arrivato De Laurentiis, ha iniziato un percorso di crescita incredibile. Non so da quanti anni è in Europa. Altri giocatori, altre ambizioni. Il culmine è arrivato con la vittoria dello scudetto, anche se quest’anno le cose vanno meno bene. Bisogna portare pazienza e comprendere che la gestione del tricolore è sempre difficile, soprattutto per chi non è abituato al successo. Quando si vince si sente la responsabilità e confermarsi è sempre più difficile. Facciamo l’esempio di Kvaratskhelia: questa stagione è ancora più difficile perché tutti si aspettano una sua conferma, nonostante tutti lo conoscano e l’abbiano studiato. In questa stagione tutti vogliono battere la squadra che porta il tricolore sul petto. Per questo, non è assolutamente facile. Con il Monza la prestazione non è stata delle migliori anche se al Napoli è mancato il gol con tre occasioni limpide a tu per tu con Di Gregorio. La squadra, dunque, ha pagato la scarsa concretezza sotto porta. Il Napoli ha avuto tanti attaccanti cinici ed attaccati alla maglia. È chiaro che la squadra risente dell’assenza di un giocatore come Osimhen. Per quanto mi riguarda, Napoli è stata l’esperienza più importante della mia carriera. Giocare con settantamila spettatori in Serie B. Napoli è una città che ho dentro. Quando scendevo in campo, il problema primario non era il gol ma la prestazione. Mazzarri bisogna giudicarlo anche per gli avversari affrontati in questo periodo. Walter ha incontrato squadre davvero importanti ed era difficile raggiungere risultati senza una condizione fisica ottimale e la possibilità di lavorare con continuità. Gli azzurri lo scorso anno erano brillanti proprio nella condizione atletica. In questa stagione, invece, i partenopei non sono agli stessi livelli proprio in questo aspetto. Basti pensare all’allungo di Di Lorenzo su Dani Mota. Lo scorso anno sarebbe andata in modo diverso. È un problema non solo fisico ma anche mentale. La condizione atletica si prepara soprattutto in estate e, probabilmente, qualcosa è stato sbagliato proprio in ritiro. È una problematica di cui sono a conoscenza soltanto gli allenatori anche se è chiaro che la condizione degli azzurri non è la stessa della passata stagione. Non si possono acquistare giocatori tanto per acquistarli, ma al Napoli servono giocatori che possano cambiare il tasso qualitativo. Quali sono, a gennaio, i calciatori che possono permettere di cambiare il tasso qualitativo del Napoli? Samardzic è un ottimo giocatore, un acquisto importante, ma mi chiedo se possa cambiare gli equilibri. La responsabilità di giocare a Udine è una cosa, quella di giocare a Napoli è un’altra. E’ un giocatore completamente diverso da Elmas, capace di giocare alle spalle della punta così come la mezzala. È capace anche di ricoprire il ruolo di seconda punta, anche se il modulo dei partenopei non lo richiede. Il bianconero può garantire maggiore qualità al Napoli, anche se deve migliorare nella continuità. Simeone sembra sempre il bravo ragazzo che possa far bene anche quindici o cinque minuti. Stravedo per lui, è uno che dà sempre tutto quando viene schierato. Inoltre, nell’ultimo anno da titolare ha saputo realizzare diciotto gol. Ha nel sangue il carattere da lottatore del padre. È logico che, quando hai davanti un calciatore come Osimhen, fai fatica. Tuttavia, sono uno di quelli che ritiene debba giocare lui in assenza del nigeriano“.
ElmasMazzarriNapoliRaspadoriSamardzicSchwochsimeone
Comments (0)
Add Comment